Anusara è uno stile yoga che enfatizza la compartecipazione tra l’essere e il Divino, tra l’essere e gli altri, utilizzando il linguaggio del cuore. Anusara yoga è un approccio moderno – creato nel 1997 dallo statunitense John Friend – e, al contempo, è uno stile rispettoso della tradizione. Le sue radici affondano nello Hatha yoga tradizionale, con particolare riferimento allo Shivaismo del Kashmir: filosofia tantrica non duale secondo cui ogni essere umano (e ogni elemento dell’universo, animato e inanimato) è la manifestazione della Coscienza Suprema o energia universale, fonte di pura grazia e beatitudine. Per approfondire meglio abbiamo posto alcune domande a Piero Vivarelli, che da oltre 25 anni si dedica allo yoga ed è stato, nel 2005 il primo insegnante italiano a essere certificato da John Friend.
Il termine Anusara indica vari concetti. Puoi spiegarceli?
Piero Vivarelli «La parola Anusara ha diverse accezioni, tra cui “armonizzarsi con l’energia dell’universo”, o “fluire con la pulsazione naturale dell’universo”. Ma probabilmente la definizione più accurata è “aprirsi alla Grazia”. “Grazia” intesa come il potere creativo che è la sorgente di tutto, e nell’aprirsi a quel potere l’individuo diviene una pura espressione di quel Principio».
Attraverso le posture dell’Anusara yoga c’è quindi una compartecipazione tra l’individuo e l’assoluto?
Piero Vivarelli «L’aspetto individuale è espressione dell’assoluto. Più riusciamo ad armonizzarci e a sintonizzarci con l’assoluto, più ci rendiamo conto di essere parte di quel Principio. In realtà, noi siamo sempre manifestazione del principio, ma ne siamo inconsapevoli, come ci spiegano gli insegnamenti dello Shivaismo kashmiro. Si tratta di insegnamenti che si basano su una visione non-duale dell’universo. Proprio per divenire consapevoli di questa Unità usiamo le pratiche, quali asana, pranayama, mantra, meditazione. Attraverso il nostro corpo, armonizzando il nostro respiro, calmando la mente possiamo sperimentare l’assoluto e il senso di Unità. In questo modo abbracciamo la visione non-duale».
Le posture legate all’Anusara Yoga integrano ed esprimono i principi dello Shivaismo del Kashmir, poiché si concentrano sulle cosiddette “tre A”: attitudine, allineamento, azione. È corretto?
Piero Vivarelli «Nelle pratiche dell’Anusara Yoga si utilizzano e si integrano infatti queste “tre A”.
Con l’Attitudine intendiamo l’intenzione che stabilisce il fondamento nella pratica dell’asana, o nella pratica meditativa.
Con l’Allineamento indichiamo il modo di utilizzare la nostra conoscenza per allineare il corpo, la mente, il respiro in un modo che sia ottimale per far si che l’Azione, che poi andiamo a sviluppare, rifletta al meglio quell’Attitudine iniziale. L’Allineamento e l’Azione esprimono dunque l’Attitudine di base. Si comprende come queste “tre A” siano tra loro interconnesse in modo profondo».
A chi è adatto questo stile e quali benefici apporta?
Piero Vivarelli «In base alla mia esperienza, Anusara Yoga è adatto a tutti. È indicato per chi desidera iniziare un cammino di conoscenza in cui si integrano tra loro l’aspetto fisico, mentale, energetico e spirituale, e a coloro che già praticando Hatha yoga da tanti anni e desiderano approfondire la propria esperienza attraverso un nuovo approccio. Certamente l’Anusara Yoga aiuta ad aprirci alle nostre infinite possibilità e potenzialità, e ognuno ottiene benefici in base alla propria intenzione e al proprio impegno.
Credo di non potere essere smentito se aggiungo che John Friend con Anusara yoga ha enfatizzato per primo nelle lezioni di Hatha yoga quanto sia importante integrare gli insegnamenti filosofici con la pratica di asana, pranayama e meditazione, non considerando quindi tutti questi aspetti a “compartimenti separati”. L’attenzione a questa interrelazione viene sviluppata sempre. Mentre eseguo un asana non sto utilizzando solo il corpo. La postura stessa diviene lo strumento attraverso il quale conoscere e approfondire questa relazione tra gli aspetti che danno vita al mio “Io”, senza differenziare corpo fisico, corpo energetico, corpo mentale. Quando meditiamo non ci occupiamo solo dello spirito e della mente. Quando pratichiamo pranayama non ci occupiamo solo dell’energia. L’Anusara yoga ha posto l’attenzione a tutto ciò, aiutando il praticante ad approfondire questa profonda unità. L’intento è quello di ricercare e sperimentare la sorgente di questi diversi aspetti che è sempre una, che non ha forma: non è il corpo, non è il respiro, non è il pranayama, non è la mente, ma si esprime nel corpo, nel respiro, nell’energia e nella mente. Tutto è collegato».
Oltre ad aver studiato con John Friend, hai seguito corsi e approfondimenti con professori di filosofie e religioni orientali di fama mondiale tra cui, Mark Dickowski, Carlos Pomeda, Bill Mahony e Paul Muller Ortega. Come la tua pratica è stata arricchita grazie ai loro insegnamenti?
Piero Vivarelli «Attraverso la profonda conoscenza (sviluppata anche attraverso una grande pratica personale) di questi grandi professori, ho approfondito molto la parte filosofica, sviluppando una maggiore consapevolezza di come corpo, energia, respiro, mente siano interconnessi. Grazie agli strumenti teorici e alla pratica costante abbiamo a disposizione più strumenti per essere attenti, consapevoli e presenti».
Vorresti aggiungere un messaggio, considerato il periodo complesso e sospeso che stiamo vivendo nel mondo?
Piero Vivarelli «Desidero lanciare un invito, che è anche un augurio, che sempre più persone possano iniziare a praticare yoga. Attraverso la pratica dello yoga – e parlo di Yoga in ogni sua espressione – abbiamo davvero la possibilità di conoscerci in profondità. Se conosciamo noi stessi comprendiamo meglio qual è la relazione tra noi e il mondo circostante, e con tutto ciò che accade nell’universo. Credo che sia fondamentale sviluppare una visione non-duale e comprendere/sentire che siamo tutti interrelati, siamo tutti interconnessi».
(intervista a cura di Silvia C. Turrin)
Per contattare e seguire i Corsi di Anusara Yoga condotti da Piero Vivarelli
web: www.atmastudio.it
e-mail: info@atmastudio.it
Tel. 346 4915518 / 051 0093186
La riconosciuta abilità di Piero Vivarelli nel guidare gli studenti ad esplorare in profondità e con sicurezza le proprie risorse interiori ed esteriori attraverso l’hatha yoga, nasce dalla sua esperienza diretta del potere degli asana, dai più elementari ai più avanzati, e dalla passione con cui condivide tale esperienza in modo aperto e sincero. Dedicato sin dal 1994 allo yoga in tutti i suoi aspetti tradizionali, ha vissuto in India dal 1997 al 2000.
Sin dal 1996 ha studiato con John Friend, fondatore di Anusara Yoga, e con altri insegnanti straordinari – tra i quali Desiree Rumbaugh, Sianna Shermann e Noah Mazé – e nel 2005 è stato il primo italiano a ottenere la certificazione di Anusara Yoga. Nello stesso anno ha fondato l’AtmaStudio di Bologna.
Profondamente influenzato dallo studio con professori di filosofie e religioni orientali di fama mondiale quali sono Mark Dyczkowski, Carlos Pomeda, Bill Mahony e Paul Muller Ortega, insegna regolarmente all’AtmaStudio e tiene corsi, training per insegnanti e ritiri in Italia e in altri paesi Europei.