Aloe contro l’invecchiamento

Molti prodotti cosmetici in commercio – dalle creme allo shampoo – sono ottenuti da una pianta rinomata sin dall’antichità per le sue virtù curative: l’aloe. Definita anche “guaritore silenzioso”, l’aloe si narra fosse uno dei segreti di bellezza di Cleopatra. In Egitto questo prezioso vegetale era considerato la pianta dell’immortalità. Ancora oggi, visitando alcuni villaggi egizi si possono notare sulle soglie delle case decorazioni con l’immagine della pianta quale simbolo di armonia domestica. Declamata da Cristoforo Colombo, la utilizzava persino il Mahatma Gandhi. Parlando delle forze segrete che l’hanno tenuto in vita durante i suoi numerosi e prolungati digiuni, la Grande Anima ha dichiarato: “Le forze segrete sono la mia incrollabile fede in Dio, il mio stile di vita semplice e frugale e l’aloe, i cui benefici ho scoperto quando mi sono recato in Sudafrica”.

Esistono ben 350 varietà di aloe, ma quella cosiddetta “vera” è la più ricca di proprietà medicinali. Come esposizione, l’aloe predilige un clima secco e assolato. Vive e fiorisce in ambienti dove altri vegetali morirebbero. Questa pianta grassa dalle foglie lunghe, intrise di sostanze benefiche, preferisce l’habitat marino. Non a caso, il suo nome deriverebbe dal termine greco “als-alòs”, che significa sale, ma anche mare; secondo un’altra indagine trarrebbe origine dal vocabolo arabo “alua”, che vuol dire amaro come è, in effetti il succo estratto dalla pianta. A livello medicinale-cosmetico, dell’aloe si utilizzano le foglie, sia fresche, sia essiccate e ridotte in polvere. Particolarmente benefica è la gelatina che da esse si estrae: è un efficace cicatrizzante per scottature e ferite. È infatti un toccasana nella cura dei disturbi della pelle, tanto da attirare l’attenzione di vari dermatologi. Alcune ricerche pionieristiche portate avanti dall’Università di Chicago già alla fine degli anni ’70 hanno dimostrato le sue proprietà stimolanti nell’attività cellulare. In cosmesi, la gelatina estratta dalle foglie, viene utilizzata come ricostituente e rivitalizzante della pelle. La pianta contiene anche sostanze che svolgono un’azione purificante e lassativa. Si tratta degli antrachinoni, pigmenti che concorrono a determinare la colorazione dei tessuti vegetali (foglie, corteccia, radici). Essi hanno inoltre proprietà antibiotiche, antibatteriche e antidolorifiche. Presente in un’alta concentrazione è anche l’aloina, sostanza antibatterica presente nel succo di aloe vera. Questa pianta è utilissima contro l’invecchiamento, in quanto ricca di antiossidanti: un buon gel contiene vitamine A, C, E ed è adatto per contrastare i radicali liberi.

Qualità innazitutto

In commercio si trovano numerosi prodotti: dalla crema per il viso e per il corpo al tonico, dal gel al succo concentrato. La dicitura “aloe vera” non è sempre sinonimo di veridicità. È bene leggere attentamente l’etichetta e verificare che l’ingrediente principale sia il gel stabilizzante (in misura del 100%). Nel dubbio, meglio prediligere prodotti ottenuti con la tecnica della spremitura a freddo. Alcuni cosmetici sono garantiti da marchi di qualità e sull’etichetta è segnalato il processo di produzione che deve partire dalle foglie intere della pianta e non deve comprendere pastorizzazione. Non devono essere aggiunti calcio e magnesio dato che, naturalmente, sono già presenti. I migliori hanno l’approvazione dell’International Aloe Science Council (IASC) ma esistono comunque prodotti di buona qualità di aziende non certificate e che adottano alti standard di estrazione e produzione. Una discriminante, per esempio, è la quantità di mucopolisaccaridi (MPS): se il livello va dai 10mila ai 20mila per litro si può credere nella validità benefica del prodotto. Quando l’ingrediente base è il puro gel di “aloe vera” stabilizzato al 100%, allora si può essere sicuri della qualità.

 

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