Chi pratica yoga è in genere attento alla propria alimentazione. Ogni individuo dovrebbe ascoltare e conoscere le esigenze del proprio corpo, quindi dovrebbe seguire una dieta personalizzata. Tuttavia, la tradizione yogica prevede alcune regole generali di base nella scelta degli alimenti e nella loro quantità. Seguire tali regole aiuta a mantenere sano il corpo; permette inoltre di adottare uno stile di vita fondato anche su principi spirituali ispirati alla non violenza.
Ahimsa, la non violenza
L’Ahimsa rappresenta un principio importante dell’ottuplice sentiero, chiamato anche Ashtanga Yoga. Inoltre, è il pilastro della non-violenza di Gandhi. Ahimsa in sanscrito significa “assenza di volontà di nuocere” a chiunque e in qualunque modo. Mettere in pratica l’Ahimsa vuol dire rispettare la vita e amare incondizionatamente. Se non viene praticata non si può accedere alla pace interiore e quindi sarà impossibile intraprendere in modo serio e profondo l’ottuplice sentiero. Un praticante di yoga dovrebbe introdurre questo principio anche nella scelta del cibo, evitando quindi di assumere carne. Da qui la tendenza di tante persone che intraprendono un cammino yogico ad adottare una dieta vegetariana o vegana.
Scegliere cibo sattvico
Questa seconda regola si ricollega a quella precedente. Un cibo sattvico è puro, privo di vibrazioni negative, scaturite dall’uccisione di un animale. Uno yogi opta quindi per quegli alimenti carichi di energia positiva, come frutta e verdura di stagione, e cereali.
La regola dei ¾
Oltre alla tipologia e alla qualità del cibo, occorre considerare la quantità. La buona regola di uno yogi la si trova nel testo classico Haṭhayoga Pradīpikā, in cui si legge questo suggerimento: “Riempite la metà dello stomaco di cibi solidi, un quarto di liquidi, mentre l’altro quarto lasciatelo al divino”.
L’importanza della masticazione
Sia nello yoga, sia in Ayurveda, una regola importante riguarda la corretta masticazione degli alimenti. Se il cibo viene sminuzzato bene nella fase della masticazione le fasi successive, legate alla digestione e all’assimilazione dei nutrimenti, vengono favorite e facilitate.
Non solo materia
Occorre infine ricordarsi che il cibo ha un impatto non solo fisico, ma anche emozionale e spirituale, secondo il principio di Unità che caratterizza un cammino yogico e olistico.