Si può vivere lo yoga praticando asana, meditando, dedicandosi a tecniche di pranayama, ma lo si può vivere anche nel quotidiano, compiendo scelte e azioni. Lo si può persino sperimentare leggendo un libro come quello scritto da Cristina Rapisarda Sassoon (Bhagavati), dal titolo “Ricomincia dal Sogno”.
Non si tratta del classico testo in cui vi sono spiegazioni inerenti le posizioni yoga e i loro relativi effetti. Eppure le pagine sono pregne di preziosi insegnamenti che aiutano il lettore a scandagliare i meandri della propria mente e della propria energia interiore. Attraverso le esperienze quotidiane di due donne – Lila e Viola -, cui si aggiungono preziosi e illuminanti commenti sulla pratica, l’Autrice ci accompagna in un viaggio reale, al contempo immaginario e introspettivo.
Questo libro ci invita a “portare” la pratica yogica nelle esperienze di ogni giorno, perché possiamo raggiungere la “nostra illuminazione” sperimentando anche semplici situazioni; e possiamo conoscerci ed evolverci proprio nella vita quotidiana. Per approfondire queste e altre tematiche abbiamo posto alcune domande direttamente all’Autrice, Cristina Rapisarda Sassoon, che insegna presso la sua scuola Sampoorna Yoga Atelier (con sede a Milano).
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro e perché ha voluto intitolarlo “Ricomincia dal Sogno”?
«Da vari anni cerco di raccontare lo Yoga nella vita di tutti i giorni. Ho iniziato con “Vita da Yogi” in cui ho per lo più descritto gli effetti che la pratica Yoga ha prodotto sulle mie scelte personali. Con questo primo libro, ho cercato di trasmettere l’ABC della disciplina, l’incredibile magia che si genera nell’esperienza del praticante non appena entra in contatto con il potere straordinario del rilassamento, della consapevolezza del respiro e della concentrazione della mente. Poi, negli anni successivi, la mia pratica personale ha fatto un salto, spostandosi dall’Hatha Yoga verso le tecniche più sottili di Pranayama, di Kriya, di chanting e di meditazione.
Ho così iniziato a comprendere che si stava aprendo un nuovo spazio di narrazione, quello degli effetti della pratica Yoga sui nostri strati più sottili, andando ben oltre il corpo e il respiro. Era anche venuto il momento giusto per un ritiro tutto dedicato al Pranayama che avevo in programma da tempo. Finalmente gli impegni famigliari mi avrebbero permesso di restare completamente sganciata dalla comunicazione per circa 20 giorni.
Da questa esperienza, in particolare, è nato il mio secondo libro “Ricomincia dal sogno“, in cui mi sono di nuovo affacciata alla quotidianità per raccontarla con una visione dello Yoga resa più matura e profonda dalle pratiche sottili. È stato ancora una volta sorprendente osservare gli effetti di ore e ore di Pranayama, Kriya e Chanting sulla mente, sulle emozioni e poi sul corpo. Non potevo non condividere. Questa è una mia inclinazione: se sperimento qualcosa di positivo, sento il bisogno di condividere.
“Ricomincia dal sogno” è perciò il frutto di un nuovo passaggio nella pratica, in cui ho potuto toccare con mano lo straordinario potenziale delle nostre risorse interiori. Nella vita di tutti i giorni siamo abituati a sfruttarne solo una minima parte, viviamo la maggior parte del nostro tempo del tutto inconsapevoli di quali meravigliosi poteri disponiamo. Il libro invita a esplorare terreni nuovi e ad avere fiducia in una mente che, nella sua dimensione più autentica, è energia, luce chiara e pura. Niente a che fare con la mente nevrotica che crediamo essere la nostra inevitabile compagna di strada. Per questo, il libro invita a ricominciare la propria storia dall’immaginario, dal sogno appunto, come traccia e spunto di un mondo solo apparentemente nascosto, ma completamente a portata di mano».
Lo yoga e più in generale la spiritualità vengono narrati come strumenti fondamentali per capirsi e capire il mondo. Come far avvicinare a questi “strumenti” quelle persone orientate eccessivamente al materialismo?
«Per far ciò, occorre cercare di essere convincenti… Essere convincenti significa riuscire a trasmettere la magia della pratica Yoga, iniziando a far sentire ai praticanti, anche alle prime armi, lo straordinario benessere fisico, mentale ed emotivo che la pratica stessa riesce a generare. È indispensabile partire da qui: dalla sperimentazione concreta del fatto che la disciplina ci aiuta a stare meglio. Allora si può iniziare ad approfondire, ma mai solo a livello teorico.
La pratica è sempre il vero e principale strumento di trasmissione dello Yoga. E mai attraverso approcci dogmatici. Lo Yoga non è solo essenzialmente pratica, è anche una straordinaria apertura della mente e del cuore. Se raggiungere lo stato di Yoga significa liberare – cioè decondizionare – la mente, è ovvio che la visione dello Yoga non potrà mai essere dogmatica. Al contrario, dovrà sempre favorire lo spirito di discriminazione e la spontaneità».
C’è un messaggio particolare che desidera condividere attraverso questo libro?
«Sì, certo: avere fiducia nello straordinario potere creativo della mente, dare valore a tutto ciò che abbiamo (soprattutto in questa parte del mondo), aprirci all’Amore puro per l’altro, in poche parole: amare la vita così com’è, nella sua meravigliosa semplicità».
Per approfondire:
Cristina Rapisarda Sassoon (Bhagavati) è una ricercatrice. Nella sua prima esperienza professionale, ha esplorato le politiche ambientali e per lo sviluppo sostenibile con una formazione da giurista, dedicandosi inizialmente agli studi accademici e poi al giornalismo di divulgazione scientifica. L’incontro con lo Yoga ha segnato una svolta, che l’ha portata a immergersi completamente nella pratica e nell’insegnamento della disciplina. La sua nuova esperienza formativa si è sviluppata all’interno dello Yoga tradizionale del lignaggio Sivananda.
Ha conseguito la prima certificazione come Yoga Siromani (insegnante di Yoga) presso l’International Sivananda Yoga Vedanta Centre di Woodbourne, New York, e la seconda come Yoga Acharya (professore di Yoga) presso l’Ashram di Sri Yogi Hari a Miramar, in Florida. Nel frattempo, ha perfezionato la conoscenza dell’Hatha Yoga diplomandosi presso l’Accademia di Kriya Yoga di Lisetta Landoni. Oggi ricerca i possibili effetti dello Yoga sul benessere individuale.
Particolarmente interessata ai percorsi di Yoga terapia, ha sviluppato un progetto di Hatha Yoga come terapia complementare per i pazienti affetti da fibrosi cistica. Insegna a Milano nella sua scuola, Sampoorna Yoga Atelier. Presso red! ha pubblicato anche Vita da Yogi. Perché lo Yoga può rendere più felici (2017).
Per info e contatti:
SAMPOORNA YOGA ATELIER Milano
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