Wabi Sabi rappresenta uno dei principi dell’estetica giapponese. Ancorato profondamente nella tradizione nipponica, questo concetto non è puramente astratto, ma, anzi, viene messo in pratica nelle arti, così come nella vita quotidiana.
L’espressione Wabi Sabi può essere spiegata in italiano come la natura imperfetta ed effimera delle cose. Affronta proprio questo tema Nobuo Suzuki, filosofo e autore giapponese, nel libro non a caso intitolato “Wabi Sabi” (Mediterranee, 2023). Un testo intriso dell’estetica del Sol Levante, in cui l’Autore, in modo poetico e semplice, spiega le diverse sfaccettature di questo principio che, se da un lato, costituisce l’anima del buddhismo zen giapponese, dall’altro, avvolge l’esistenza di ogni essere.
Conoscere il concetto di Wabi Sabi significa comprendere (e accettare) la natura imperfetta ed effimera delle cose. Come ricorda Nobuo Suzuki, anche vari filosofi, scrittori e pensatori vissuti oltre i confini nipponici, avevano descritto l’impermanenza della vita. Basti pensare a Eraclito, Fernando Pessoa, Kafka. In Giappone, però, sebbene non vi sia una definizione precisa e univoca, Wabi Sabi permea l’arte, la filosofia e la vita. Esso si esprime attraverso la semplicità, l’umiltà, l’asimmetria e l’accettazione che nulla è eterno e che i difetti e le ferite (visibili e invisibili) costituiscono la bellezza dell’esistenza.
Mentre la cultura “occidentale” tende a una visione lineare, razionale e orientata al perfezionismo, la cultura giapponese esalta la bellezza dell’imperfezione. La filosofia Wabi Sabi mette al centro armonia, modestia, spontaneità, tranquillità, calma. Il superfluo non fa parte di questo stile di vita. Al centro, vi è anche la relazione armoniosa tra natura e essere umano.
Basti considerare le arti tradizionali giapponesi per capire meglio l’essenza Wabi Sabi.
La poesia (haiku), la disposizione dei fiori (ikebana), le forme di artigianato come la ceramica raku e la tecnica del Kintsugi (attraverso cui oggetti rotti vengono riparati con l’oro) racchiudono l’influsso del Wabi Sabi.
In una società caratterizzata, in vari settori, dalla velocità, dall’esaltazione della bellezza perfetta e dalla stigmatizzazione dei difetti, parlare di Wabi Sabi può apparire anacronistico. Eppure, se si guarda in profondità, l’impermanenza e l’imperfezione sono i due aspetti dell’esistenza che accomunano ogni essere. Nel momento in cui si comprende ciò, la prospettiva di vita e la vita stessa cambiano.
Come sottolinea Nobuo Suzuki, la natura evanescente delle cose ci invita ad assaporare la bellezza del presente, mentre l’accettazione dei difetti permette di valorizzarli, in quanto parte della nostra armoniosa imperfetta natura.
Wabi Sabi è un libro che preparare il lettore alla meditazione, alla lentezza, al silenzio. Le pagine sono un invito a rallentare i ritmi frenetici, per apprezzare quei semplici dettagli della quotidianità che rendono unica la nostra vita.
PER APPROFONDIRE
Wabi Sabi
La filosofia dell’imperfezione
Nobuo Suzuki
ED. MEDITERRANEE