Il bambù, originario del sud-est dell’Asia, è utilizzato da millenni in Oriente in vari ambiti, incluso quello della fitoterapia. Esistono diverse varietà di questa pianta, ma quella maggiormente utilizzata per le sue virtù benefiche è chiamata Bambousa arundinacea. Questa specie è nota per essere ricca di sostanze preziose che fanno bene alle articolazioni.
Un rimedio naturale per contrastare la fragilità ossea
Il bambù è noto per la sua alta concentrazione di oligoelementi. In particolare, è ricco di silicio, un minerale che abbonda in natura, ma che risulta difficile da trovare nella moderna dieta alimentare. Il silicio è importante per il benessere dell’organismo, soprattutto per la pelle e per le ossa. Se vi è una carenza di silicio nel corpo emergono disturbi articolari e la pelle tende ad assumere un aspetto disidratato e poco luminoso. Il bambù, presentando un’alta percentuale di questo oligoelemento, ha un potere remineralizzante e si rivela un aiuto naturale nella prevenzione della fragilità ossea. Inoltre, favorisce la sintesi del collagene. Contribuisce poi ad assimilare il fosforo. Contrasta quindi la demineralizzazione ossea, prevenendo l’osteoporosi.
Le proprietà principali del bambù in sintesi:
- svolge un’azione anti-age, in quanto favorisce la sintesi del collagene, contribuendo a mantenere elastica la pelle;
- svolge un’azione remineralizzante, prevenendo la fragilità delle ossa.
Come utilizzarlo
Il bambù è considerato un integratore. Per questo occorre sempre chiedere consiglio al medico o a un esperto in fitoterapia prima di assumerlo in modo autonomo.
La parte del bambù più ricca di oligoelementi è quella che si ricava dal midollo dei fusti di bambù ed è chiamata “tabashir”: contiene circa il 75% di silicio.
Generalmente, come integratore il bambù viene assunto sotto forma di capsule. Si può inoltre preparare un infuso con le foglie di bambù, reperibili non sempre facilmente nelle erboristerie.
Precauzioni
È sconsigliata la sua assunzione durante la gravidanza e la fase dell’allattamento
Simbolismo
In Asia, in particolare in Cina e in Giappone, il bambù è considerato una pianta sacra; la troviamo nei giardini di numerosi templi zen. In varie zone viene venerata ed è simbolo di reincarnazione.
Un olio adatto ai massaggi
Dal bambù si ottiene per macerazione del midollo della pianta un olio estratto a freddo, ideale per effettuare massaggi rigeneranti. Grazie al suo alto contenuto di silicio, l’olio di bambù migliora l’elasticità della pelle. Viene utilizzato soprattutto nel cosiddetto Bamboo Massage. Si tratta di un massaggio tradizionale che prevede l’utilizzo di canne di bambù, di diversa dimensione e lunghezza. È un massaggio molto vigoroso, indicato per trattare o prevenire la cellulite, ed è utile anche per sciogliere eventuali contratture. Come ogni tipo di massaggio deve essere eseguito da un esperto (in Italia sono stati attivati Corsi di formazione per imparare questa tecnica).