I “rasa”, i sei sapori secondo l’Ayurveda

In Ayurveda, oltre ai tre Dosha (Vata Pitta, Kapha) e alla Prakriti, è importante conoscere i “Rasa”. Questa parola, in sanscrito, significa sapori. La tradizione indiana ne individua sei. A differenza della catalogazione dei cibi tipicamente occidentale, basata soprattutto sulla quantità delle calorie e sull’apporto di vitamine, proteine, carboidrati, ecc., l’Ayurveda classifica gli alimenti in base ai sapori. Di questi ve ne sono sei:

  • dolce;
  • acido;
  • salato;
  • amaro;
  • astringente;
  • pungente.

Il cibo è inoltre raggruppato in riferimento alla sua qualità, se riscaldante o rinfrescante. Questa catalogazione legata ai sei sapori (Rasa) va oltre le proprietà nutritive del cibo, poiché i vari sapori producono un differente effetto sulla costituzione personale, oltre che a livello psicofisico.

È importante conoscere i Rasa poiché, come i Dosha, sono collegati ai cinque Elementi (etere,aria, fuoco, acqua, terra). Queste interrelazioni producono equilibrio o disequilibrio mentale, emozionale e fisico, a seconda di vari fattori, che vanno dal clima alla stagione, dall’orario alla latitudine in cui ci si trova. Per questo la tradizione ayurvedica attribuisce molta importanza alla differenziazione degli alimenti e della scelta dei sapori.

Il rapporto tra sapori ed energia

Comprendere e conoscere i sei sapori è importante in Ayurveda anche perché le nostre energie – legate al corpo sottile – sono influenzate dai sapori che ingeriamo. Sul piano energetico, l’Ayurveda individua un canale energetico che collega la bocca al cervello. Per cui, ciò che mastichiamo e i sapori che percepiamo influiscono sulle nostre percezioni, ma non solo. Le percezioni dei sapori influiscono anche su Agni, il fuoco digestivo, indispensabile per digerire, assorbire e assimilare sia il cibo, sia l’energia.

Per un buon equilibrio psicofisico

La tradizione ayurvedica prevede di introdurre in ogni pasto principale tutti i sei sapori, in modo da avere un’alimentazione sana ed equilibrata. Tuttavia, a seconda della propria costituzione ayurvedica (Prakriti) e quindi a seconda del dosha dominante, si privilegeranno certi sapori piuttosto che altri.

Il sapore dolce è composto di terra e acqua e corrisponde alle qualità Kapha. Per questo i tipi Kapha dovrebbero regolare l’assunzione di cibi troppo dolci, come lo zucchero, biscotti e torte, ma anche carboidrati (pane, riso, pasta, pizza, ecc.). Sarebbe meglio privilegiare alimenti integrali.

Il sapore acido è composto di terra e fuoco. I tipi Pitta devono non eccedere con questo Rasa, poiché può provocare un aumento dell’Elemento fuoco e quindi attivare uno squilibrio. Alimenti con il Rasa acido sono per esempio i limoni, i cibi fermentati, l’aceto e lo yogurt naturale.

Il sapore salato è composto di acqua e fuoco. Pitta e Kapha non dovrebbero abusare di questo Rasa presente nel sale e in tutti quei cibi dove il sale abbonda, come i cracker. Per ovviare all’uso di sale, meglio sostituirlo con le spezie e le erbe aromatiche, che insaporiscono i cibi apportando al contempo sostanze benefiche all’organismo.

Il sapore amaro è composto prevalentemente dall’elemento Etere. Tipici alimenti amari sono il cardo, il carciofo e la cicoria. È adatto per i tipi Kapha.

Il sapore piccante è composto di fuoco e aria. È un Rasa che favorisce la digestione e aiuta a bruciare le tossine. I tipi Pitta non devono abusare di quei cibi (come il peperoncino e il pepe) legati a questo Rasa.

Il sapore astringente è composto dagli elementi aria e terra. Cibi astringenti sono per esempio i cachi e le zucchine. È adatto per le persone che presentano un eccesso di Kapha.

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