I benefici dello yoga al mare

Lo yoga al mare si può praticare già in primavera, senza aspettare l’arrivo della calda stagione estiva. Già in primavera inoltrata le giornate sono più luminose e si hanno a disposizione più ore per rimanere a contatto con la natura. La pratica dello yoga al mare aiuta a riattivare ancor di più le energie, sfruttando i benefici dell’aria marina.

Respirare l’aria marina

Rimanere vicini al mare durante la pratica permette di ossigenare meglio e in profondità le cellule del corpo. L’aria marina è ricca di sostanze, tra cui vari sali minerali – come il magnesio, lo iodio, il potassio, il bromo e il silicio – che producono una serie di effetti benefici alla vie respiratorie. Si tratta di un’aria efficace per prevenire e contrastare tosse, raffreddore, sinusiti. Il potere benefico dell’aria di mare viene rafforzato dall’azione della luce solare. Il sole con la sua luce e il suo calore rivitalizza il sistema nervoso.

Movimenti nell’acqua

Praticare yoga in riva al mare, entrando in contatto con l’acqua attraverso gli arti inferiori, è un’esperienza rigenerante per la mente e per il corpo. I movimenti delle onde che accarezzano i piedi rilassano e al contempo attivano le energie interiori. Questo contatto è come un massaggio, che agisce non solo a livello fisiologico – quando l’acqua di mare bagna la pelle – ma anche a livello biochimico grazie all’ambiente distensivo in cui ci si trova. I movimenti dell’acqua permettono di riattivare la microcircolazione negli arti inferiori, stimolando in generale la circolazione sanguigna.

Quando e come praticare

Il momento migliore per praticare lo yoga al mare è il mattino presto, possibilmente all’alba, sempre e comunque prima della colazione. L’ora ideale dipende comunque da diversi fattori, primi fra tutti il luogo e le sue caratteristiche, nonché il microclima. L’ideale è comunque praticare prima delle 9.00, quando è ancora percepibile il risveglio delle energie della natura. Le pratiche che si possono eseguire sono numerose. Se si vuole rimanere in riva al mare, sentendo il contatto dell’acqua sugli arti inferiori si può scegliere la sequenza delle tre posture del guerriero, Virabhadrasana 1, 2 e 3, o anche Utkatasana, la posizione della sedia, o ancora Vrksasana, la posizione dell’albero. Se invece si preferisce rimanere semplicemente sulla spiaggia, senza percepire il movimento dell’acqua sulla pelle, si può utilizzare il tappetino yoga e optare per asana rilassanti ed energizzanti, a seconda delle necessità. Dopo questa pratica mattutina in riva al mare si percepiscono sin da subito profondi benefici psicofisici.

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