Chakrasana, il risveglio delle energie

Chakrasana è la “posizione della ruota”. Un nome che si ispira al movimento e alla forma del corpo mentre la si esegue. Indica inoltre gli effetti della postura sui centri energetici – i Chakra – del nostro sistema sottile. Tale asana viene anche chiamata Urdhva Dhanurasana, la “posizione dell’arco verso l’alto”. Si tratta di una posizione yoga non adatta ai principianti. Infatti, occorre avere una buona flessibilità a livello articolare e muscolare. Oltre a produrre profondi benefici sul piano fisico, Chakrasana agisce positivamente sul sistema endocrino, risvegliando le energie interiori e la vitalità.

Il simbolismo di Chakrasana

Se a livello fisico Chakrasana crea l’immagine di una ruota (da qui la sua denominazione), a livello sottile quest’asana è strettamente collegata ai centri energetici del nostro corpo, i Chakra. Queste “ruote” di energia influenzano la nostra vitalità e il nostro benessere generale, producendo effetti sulle nostre emozioni e sulla nostra mente. Eseguendo Chakrasana mettiamo in moto una sorta “di ruota” simbolica che attiva proprio questi vortici di energia. L’esecuzione della postura coinvolge e stimola i sette principali Chakra: ciò permette di sbloccare le energie, liberandole e favorendo così una migliore circolazione del soffio vitale.

Come si esegue

In base alla tradizione yogica legata alla scuola di Satyananda, Chakrasana si esegue partendo supini. Si piegano le ginocchia e i talloni sono vicini alle natiche. I palmi delle mani sono appoggiati sul tappetino yoga, vicino alle tempie con le dita rivolte verso le spalle. Respirando in modo consapevole, lentamente si solleva il busto, lasciando ruotare di poco la testa. Braccia e gambe sono ferme e tese. Si solleva il capo dal pavimento e si solleva anche il corpo incurvandolo alla massima altezza. Le mani sono ben appoggiate al suolo e si possono spostare per avere maggiore supporto se necessario. Anche i piedi sono ben appoggiati al tappetino yoga. Si rimane in questa posizione per alcuni cicli respiratori (almeno tre). Poi pian piano si abbassa il corpo per consentire l’appoggio della testa al suolo e poi si abbassa il resto del corpo.

Nella tradizione yogica di Satyananda viene suggerito di portare l’attenzione su Manipura Chakra. Inoltre, viene consigliato di eseguire controposizioni di piegamento in avanti dopo Chakrasana, per esempio Paschimottanasana.

Controindicazioni

Chakrasana è da evitare in caso di problemi di pressione; disturbi alla colonna vertebrale, all’intestino e allo stomaco; in caso di fratture ai polsi o di problemi ai piedi e alle ginocchia. è altresì sconsigliata se si soffre di ulcera gastrica e di problemi al cuore.

Da evitare assolutamente durante la gravidanza.

Benefici

A livello fisico:

  • favorisce l’estensione della colonna vertebrale;
  • rafforza le spalle, le braccia, le gambe e la schiena;
  • tonifica gli organi interni;
  • attiva il sistema endocrino e il sistema nervoso.

A livello energetico:

  • agisce sul sistema sottile, attivando i Chakra;
  • sblocca le energie e favorisce un maggior flusso energetico.

 

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