Bardo Tösgrol, l’arte di vivere un cambiamento senza paura

La parola “bardo” significa “transito, o stato intermedio”. Per transito si intende un cambiamento da uno stato dell’essere ad un altro, per esempio, il passaggio dalla veglia al sonno o dal sonno alla veglia, da uno stato di tristezza ad uno di felicità, dalla malattia alla salute.

Sperimentiamo un Bardo quando:

  • una situazione “vecchia” volge al termine e quella “nuova” è ancora sconosciuta;
  • un amore finisce;
  • perdiamo una persona cara;
  • lasciamo un lavoro senza averne uno nuovo.

Il Bardo Tösgrol è spiegato in un libro in cui vengono descritte varie iniziazioni; è un testo anche chiamato il libro della Grande Liberazione attraverso l’Udire ed è, fra i trattati a carattere spirituale, uno dei più importanti. Esso fa parte degli insegnamenti che il maestro buddhista Padmasambhava impartì ai propri discepoli. Prima di morire Padmasambhava nascose i testi del Bardo seppellendoli sui monti Gampo, nel Tibet centrale, dove furono ritrovati nel XIV secolo.

Consapevolezza nei cambiamenti

Conoscere il Bardo Tösgrol significa imparare a vivere il cambiamento senza paura, poiché ci aiuta a ricordare chi realmente siamo, al di là della materia. Condizione di transito per eccellenza è quella che porta dalla vita alla morte e dalla morte ad una nuova vita. Ma non esiste soltanto la cosiddetta morte fisica, esistono tante piccole o grandi morti e rinascite che sperimentiamo ogni giorno. Il Bardo è soprattutto un libro per i vivi, che insegna come vivere in pienezza il cambiamento e come operare delle scelte, restando vigili, attenti e padroni di sé. Il grande insegnamento del Bardo riguarda il modo di superare la paura.

Entrare nella grande terra di mezzo

L’immaginale è la soglia liminale, il confine tra la vita e la morte, tra il conscio e l’inconscio, tra uomo e anima, tra visibile e invisibile. È in questa “no man’s land”, la “terra di nessuno”, la grande terra di mezzo, che si formano le immagini e i miti che governano la nostra psiche e la nostra vita. Giungere qui è avere la grande opportunità di deprogrammare comportamenti inconsci nocivi e indesiderati, è scoprirsi “sognatori del sogno”, creatori e non vittime degli eventi. I nostri comportamenti, infatti, non hanno origine semplicemente nella prima infanzia o negli obblighi di compensazione ricevuti dai nostri avi o dal karma acquisito dalle vite passate, ma da qualcosa di ancora più remoto e universale che chiamiamo mito. Noi non possiamo che fare nel tempo ciò che gli dèi fanno nell’eternità. Lo Yoga del Bardo è un potente strumento, antichissimo, conosciuto da millenni dai popoli himalayani, fondamentale per annullare le illusioni nella propria vita, le false credenze e le errate proiezioni di sé e degli altri.

Tramite lo Yoga del Bardo si accelera un processo di liberazione interiore, passo indispensabile per uno stato di pace e di consapevolezza. Per approfondire il Bardo Tösgrol, l’immaginale e il concetto di “grande terra di mezzo” si può seguire il Seminario Miti, Archetipi, Daimon e Lo Yoga del Colofon (dall’1 al 2 giugno 2019, a Milano), condotto da Selene Calloni Williams, durante il quale si lavorerà sul mito personale e ancestrale, sul significato profondo della missione di ognuno nel mondo e sulla deprogrammazione dei comportamenti nocivi e indesiderati.

Lascia il tuo commento

Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci commento.