Nella medicina ayurvedica, per rafforzare le difese immunitarie è utilizzata la pianta chiamata Andrographis. Originaria dell’India e dello Sri Lanka, l’Andrographis Paniculata – questo il suo nome botanico – produce fiori dal color viola o rosa e dei frutti ricchi di elementi benefici per l’organismo. Contiene infatti principi attivi, come i flavonoidi, che svolgono una potente azione antiossidante. L’Andrographis è da sempre utilizzata in India come pianta che previene e cura stati influenzali caratterizzati da raffreddore e febbre. L’azione antinfiammatoria e antibatterica è stata studiata in laboratorio, anche da ricercatori statunitensi e svedesi.
Se utilizzata durante la stagione più fredda contribuisce a sostenere e a rafforzare le difese naturali dell’organismo. Sono inoltre comprovati i suoi benefici effetti a livello epatico, grazie alla concentrazione di fitocomplessi come gli andrografolidi e i polifenoli che aiutano a regolare la funzione biliare. Essi stimolano inoltre la rigenerazione dei tessuti epatici. La sua azione benefica sul fegato si rivela anche dal suo gusto molto amaro. L’Andrographis è infatti nota col nome di Kalmegh, che indica proprio questo gusto pungente. Avendo anche un’azione antinfiammatoria, l’Andrographis agisce sul sistema respiratorio, prevenendo e contrastando i sintomi della tosse e del mal di gola.
Tra le sostanze attive in essa presenti troviamo le andrografine, nella radice e l’andrografolide, nella pianta. Sono questi elementi, in particolare, che aiutano a stimolare il sistema immunitario. Secondo l’Ayurveda, questa pianta è energeticamente fredda, per questo si consiglia di assumerla in combinazione con erbe definite energeticamente più calde, come lo zenzero e il basilico. L’Andrographis, almeno in Occidente, è disponibile in capsule, più difficile trovarla essiccata, in polvere o fresca. L’utilizzo dell’Andrographis per la prevenzione e il trattamento dei disturbi respiratori come raffreddore, sinusite e faringite è stato riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). Questa pianta è impiegata anche nella medicina cinese per prevenire e contrastare vari disturbi, tra cui faringite e varie infiammazioni respiratorie.