Ayurveda, dosha e spezie

Nella medicina ayurvedica sono ampiamente utilizzate le preparazioni erboristiche, incluse le spezie. Ogni sostanza in natura ha proprietà medicinali e secondo l’Ayurveda le spezie, utilizzate in cucina, possono contribuire a equilibrare i tre dosha (Vata, Pitta, Kapha). Vediamo di seguito alcune delle spezie benefiche per l’organismo maggiormente utilizzate nella tradizione ayurvedica.

La curcuma

In India – che è il Paese primo produttore al mondo – la curcuma è un alimento sacro, poiché legato al dio Sole. Viene chiamata anche “lo zafferano delle Indie” poiché dà colore (e sapore) a piatti come il curry, ma anche ai tessuti. La “sacralità” di questa spezia deriva da altri elementi. Negli ultimi anni si stanno avviando ricerche per studiare i concreti benefici della curcuma sulla salute. Alcuni studi interessanti in materia sono stati pubblicati dalla IARC press. Essi mettono in evidenza le qualità della curcumina – sostanza presente nella spezia da cui deriva il suo nome – che ha importanti effetti farmacologici: possiede cioè proprietà antitrombotiche, ipocolesterolemizzanti e antiossidanti.

Il segreto di una buona salute non sta tanto nell’uso frequente della curcuma, piuttosto si ricollega all’impiego di questa spezia con altre: è la miscela fra spezie che contribuisce ad aumentare l’assorbimento da parte dell’organismo delle varie sostanze benefiche come la curcumina. È perciò importante amalgamare tra loro alcuni alimenti, perché questo metodo permette di rafforzare gli effetti salutari dei vari componenti nutritivi. Il curry è per esempio un piatto perfetto che risponde all’esigenza della sinergia alimentare.

La cannella

Ne esistono di diverse specie, a seconda della provenienza: dallo Sri Lanka proviene il “Cinnamomum zeylanicum” che è la cannella propriamente detta, quella più pregiata; dalla Cina proviene il “Cinnamomum cassia” e poi ci sono varietà originarie della Birmania e anche del Vietnam. In Oriente la cannella è da sempre utilizzata non solo per il suo aroma dolce e delicato, ma anche per le sue numerose proprietà. Essendo un buon disintossicante con proprietà antisettiche è indicata – anche nella medicina ayurveda – per alleviare raffreddore e tosse, soprattutto se associata al cardamomo, allo zenzero e ai chiodi di garofano.

Il cardamomo

È una spezia particolare, per il suo sapore forte, inconfondibile e tra le più costose, insieme a vaniglia e zafferano. Vi sono due varietà, grande e piccolo, e quattro tipi di cardamomo, verde, rossastro, bianco e nero: il più ricercato è quello piccolo di colore verde. I suoi benefici – in particolare quelli di un elemento che lo compone, cioè il cingolo – si sprigionano attraverso infusi e decotti. Per ridurre i sintomi del raffreddore si può disciogliere in acqua calda qualche seme da lasciare in infusione per due o tre minuti.

Silvia C. Turrin

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