L’ortica, pianta semplice dalle tante virtù

Nei nostri prati, da nord a sud della penisola italiana, abbonda una pianta che a volte viene più criticata per la sua azione irritante sulla pelle che lodata per le sue numerose proprietà. Stiamo parlando dell’ortica, un’erbacea diffusa sia nelle regioni temperate dell’Europa, sia in varie zone dell’Asia.

Diversi principi attivi

Spesso definita infestante, l’ortica racchiude tante virtù benefiche che la rendono una pianta versatile e adatta a varie esigenze.

È infatti composta da diversi minerali, tra cui il calcio, il potassio e il silice; è ricca di clorofilla, flavonoidi; contiene poi vitamine  (A, B e C), acido folico e altre preziose sostanze come i tannini e la glucochinina.

I diversi principi attivi la rendono una pianta utile per svariati impieghi: non solo è diuretica e depurativa, ma anche antinfiammatoria; inoltre, svolge un’azione tonico-stimolante.

Come usarla

L’ortica, oltre che essere un buon elemento per realizzare compost e concime naturale per l’orto e il giardino, è ampiamente utilizzata per preparare un infuso dalla duplice valenza.

L’infuso lo si prepara aggiungendo all’acqua ben calda – quindi bollita – un cucchiaino colmo di foglie di ortica essiccata o, in alternativa, una manciata di erba aromatica fresca sminuzzata. L’infuso è ottimo come depurativo e disintossicante. Bevuto tre volte al giorno è un buon rimineralizzante.

Lo stesso infuso può essere impiegato come antiforfora naturale: dopo lo shampoo lo si friziona sulla cute e lo si usa per sciacquare i capelli.

Con le foglie fresche si prepara anche uno sciroppo ricostituente.

Si lasciano in infusione circa 250 g di ortiche fresche in 1 litro e mezzo di acqua bollente per un’intera notte. Dopo aver filtrato il tutto, si aggiungono dai 3 ai 5 cucchiai di zucchero di canna integrale. In un pentolino, si scalda il composto a fiamma bassa per formare uno sciroppo. Se dovesse risultare troppo liquido si può aggiungere mezzo cucchiaino di amido di riso o di mais.

L’ortica è poi un ingrediente facile da trovare e decisamente economico per preparare zuppe, frittate o anche ravioli ripieni.

Come si sa, l’unica precauzione da adottare è l’uso dei guanti al momento della raccolta, per evitare il suo effetto irritante sulla pelle. Inoltre, prima di utilizzarla in cucina, è sempre bene sbollentare in acqua calda le foglie.

Importante: evitare l’assunzione prolungata della pianta. Per consigli mirati, è d’obbligo rivolgersi a un erborista.


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