p style=”text-align: justify;”>Il Forrest Yoga è uno stile sviluppato dalla statunitense Ana Forrest, che integra varie pratiche, tra cui l’Ashtanga Yoga, e terapie naturali. L’idea di base della sua fondatrice è quella di rispondere alle esigenze e alle problematiche che emergono nella società attuale. Il Forrest Yoga è caratterizzato da un intenso lavoro fisico, accompagnato parallelamente da una trasformazione interiore profonda. Ana Forrest, partendo dalla sua esperienza personale, si era resa conto che concentrarsi solo su complesse posture non bastava per portare avanti un cammino di guarigione. Era necessario riscoprire una dimensione spirituale e riscoprire così il proprio autentico sé.
Il Forrest Yoga si fonda su quattro pilastri: il respiro, la forza, l’integrità e lo spirito. Come in ogni altro stile yogico il primo passo nella pratica è imparare una respirazione profonda e corretta. Il flusso dell’inspiro e dell’espiro accompagna ogni movimento, ogni postura, per consentire allungamenti e per mantenere per qualche minuto in più l’asana. Mentre si praticano le sequenze, piuttosto che rimanere concentrati sulla mente e sui pensieri che vanno e vengono, si viene invitati a percepire le sensazioni che si provano. Attraverso la percezione delle sensazioni si conosce meglio il proprio corpo, la sua forza e i suoi limiti. Inoltre, si compie un lavoro sulle proprie emozioni, e ciò aiuta ad addentrarsi nelle profondità della dimensione interiore.
Praticare con un maestro qualificato il Forrest Yoga significa intraprendere un percorso di conoscenza psicoemotiva, grazie al quale si riesce a sviluppare una maggiore auto-consapevolezza. È un cammino soggettivo, non standardizzato. L’intento è quello di capire e trovare “la propria verità”. Riprendendo un concetto caro allo yogi Sri Ramana Maharshi si può dire che il Forrest Yoga invita a rispondere alla domanda “Chi sono io”, che, in fondo, è la domanda da cui partire sempre per avviare un vero cammino evolutivo.