Yoga Mudra è la “posizione dell’unione psichica”. Si rivela un’asana che stimola l’introspezione e può essere eseguita nella fase preparatoria alla pratica meditativa.
Come si esegue
Yoga Mudra si esegue partendo da una posizione assisa, meglio Padmasana. Gli occhi sono chiusi. Si inizia a portare l’attenzione al respiro naturale, senza sforzo. Il flusso del respiro pacifica la mente e rilassa il corpo. Si afferra quindi un polso dietro la schiena con la mano opposta. Nell’espiro si piega lentamente il busto in avanti, in modo da far toccare la fronte al tappetino yoga. Se ciò risulta difficile si raggiunge il proprio limite. Quando si trova la propria posizione ottimale ci si concentra sul respiro, rilassando ulteriormente il corpo e la mente. Attraverso il respiro, si porta l’attenzione su Manipura Chakra. Dopo alcuni respiri completi, lenti e profondi, nell’inspiro si ritorna alla posizione di partenza. Si consiglia di ripeterla tre volte.
Benefici
Yoga Mudra massaggia delicatamente gli organi addominali, grazie alla flessione in avanti del busto. Aiuta quindi a prevenire e a trattare disturbi legati a questa parte del corpo, come costipazione o problemi di digestione. Agisce positivamente anche sul sistema nervoso, aiutando la mente a rilassarsi e pacificando quindi i pensieri. Incrementa poi il flusso sanguigno verso il capo e ciò migliora la concentrazione.
A livello energetico agisce su Manipura Chakra, un centro molto importante da cui dipende la “nostra luce”. Infatti, Manipura significa “dimora del gioiello” ed è in quest’area del corpo che si irradia il nostro splendore, ovvero la salute fisica, mentale e spirituale. Questo Chakra è situato nell’area del plesso solare, tra l’ombelico e la base dello sterno. È la sede della nostra energia. Stimolando Manipura con Yoga Mudra risvegliamo in noi il fuoco interiore (il fuoco è l’elemento associato a questo Chakra), portando benefici agli organi connessi al plesso solare (stomaco, intestino, cistifellea, milza, fegato, pancreas).
Precauzioni
Yoga Mudra è da evitare in caso di ipertensione. In presenza di disturbi alle caviglie, alle ginocchia, ai lombari è importante non sforzare l’allungamento. In caso di dolori evitare l’asana.
Variante
Nella versione classica si afferra un polso dietro la schiena con la mano opposta. Una variante consiste nell’afferrare gli alluci con le mani opposte: quindi l’alluce destro con le dita della mano sinistra, e l’alluce sinistro con le dita della mano destra.
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