Vivere.yoga – Vivere lo Yoga Eventi

Il calore benefico del Bikram Yoga

bikram yoga hot

Dall’Hatha yoga stanno sorgendo negli ultimi anni varie ramificazioni, che cercano di potenziarne alcuni aspetti, come è il caso del Brikram yoga. Definito anche “hot yoga”, questo nuovo metodo si basa su una serie di 26 asana, a cui si aggiungono due esercizi di respirazione. Il Bikram yoga si pratica in una sala mantenuta a una temperatura di 40° (da qui la definizione di “yoga caldo”) e caratterizzata da un tasso di umidità del 40% . La durata della classe è di 90 minuti.

Questo metodo porta il nome del suo ideatore, ovvero Bikram Choudhury, fondatore dello Yoga College of India. Choudhury è stato allievo di Bishnu Ghosh, fratello minore del maestro spirituale Paramahansa Yogananda. Dalle varie esperienze e dalla pratica personale Bikram ha sviluppato un metodo che punta a un rafforzamento e al contempo a un rilassamento muscolare. È per questo che gli asana devono essere praticati in un ambiente ben riscaldato e umidificato, in modo da agevolare l’allungamento. Inoltre, la temperatura favorisce la sudorazione e quindi l’espulsione delle tossine.

Tra i 26 asana vi sono la posizione dell’Aquila (Garudasana), la Mezzaluna (Ardha Chandrasana), Ustrasana e la posizione di Shiva danzante (Natarajasana). Le posture lavorano a vari livelli fisici e mentali e perciò coinvolgono aspetti legati all’equilibrio, alla forza e alla concentrazione. Considerate le caratteristiche della sala in cui viene praticato il Bikram yoga, la durata della classe e la tipologia degli asana, si può dire che questo metodo non è adatto a chi ha disturbi legati alla pressione e al sistema cardiocircolatorio. Come per qualsiasi altra tipologia di Yoga, in particolare se si tratta di Hatha Yoga, è bene prima consultare il proprio medico. Dato che vi è una vasta offerta di tecniche, tutti possono trovare il proprio percorso yogico in sintonia con le proprie esigenze psicofisiche.