Yoga, sonno e ritmi circadiani

Il 25 settembre si celebra la Giornata internazionale dei Sogni. Ci sono sogni nel cassetto, e sogni che rincorriamo da mesi, anni… senza mai raggiungerli. Poi ci sono i sogni che si manifestano nel mondo onirico. Se non dormiamo bene anche i nostri sogni – intesi come progetti, o quelli che emergono durante il sonno – ne risentono.

Lo yoga ha numerosi benefici sul piano fisico, emotivo ed energetico e tra questi ricordiamo un miglioramento della qualità del sonno. Occorre però che la pratica sia regolare. Grazie a specifiche asana e sequenze, le tensioni vengono scaricate dal corpo e viene attivato un profondo rilassamento. Lo yoga contribuisce quindi a equilibrare i ritmi circadiani.

Riallinearsi con la natura

I ritmi circadiani possono essere definiti anche “cicli quotidiani”, corrispondenti quindi alle 24 ore. Seguono in particolare i livelli i luce e di buio e si esprimono attraverso cambiamenti fisici, comportamentali, mentali ed energetici. Più una persona segue ritmi in sintonia con i cicli della natura e delle stagioni, più si ha equilibrio. Ma nella società moderna essere in sintonia con i cicli naturali spesso risulta complesso se non impossibile (si pensi per esempio a quanti lavorano su turni). I ritmi circadiani vengono sfasati da svariati fattori, in primis dallo stile di vita: orari di sonno/veglia irregolari, assunzione eccessiva di caffeina, abuso dell’utilizzo di smartphone o di altri strumenti che stancano la vista e la mente, ecc. sono solo alcuni esempi.

Praticare yoga significa non solo assumere posizioni che riequilibrano le energie, ma vuol dire anche imparare ad adottare uno stile di vita più in sintonia con la natura. Alcuni consigli per far ciò:

  • non abusare di bevande contenenti caffeina e, se possibile, evitarle;
  • evitare di andare a letto dopo ore passate davanti a uno schermo (che sia della TV o di un computer, ecc.);
  • almeno 20-30 minuti prima di coricarsi dedicarsi a una pratica di rilassamento, come la meditazione.

Perché lo yoga fa bene al sonno e ai sogni

  • Lo yoga permette di sciogliere blocchi psicofisici e aiuta ad allentare le tensioni.
  • Migliora la circolazione sanguigna e l’ossigenazione delle cellule e degli organi.
  • Aiuta a calmare la mente, allontanando pensieri disturbanti.
  • Permette di gestire meglio i livelli di stress, tenendo sotto controllo quegli ormoni, come il cortisolo, che lo attivano

Scegliere le asana

A seconda di ciò che vogliamo ottenere – se un buon sonno, o un buon risveglio – possiamo eseguire un certo tipo di asana. Lisa Sanfilippo -insegnante di yoga e formatrice di insegnanti al Triyoga (UK), psicoterapeuta, scrittrice, ricercatrice ed esperta di yogaterapia per l’insonnia – suggerisce specifiche asana a seconda del livello del praticante e degli eventuali disturbi fisici (dolori articolari, pressione, ecc.).

La seguente sequenza è adatta anche ai principianti:

  1. Allungamenti del gatto/della mucca (Marjariasana, Bitilasana)
  2. Posizione del cane a testa in giù (Adho Muka Svanasana)
  3. Posizione del bambino (Balasana)
  4. Allungamento semplice della coscia – Posizione della mezza rana (Ardha Bhekasana)
  5. Allungamento della gamba – Allungamento del tendine del ginocchio e della parte posteriore della coscia (si consiglia di usare una cintura yoga)
  1. Allungamento della parte interna della coscia (si consiglia di usare una cintura yoga)
  2. Allungamento esterno dell’anca – “Infilare l’ago”
  3. Torsione spinale semplice in posizione supina (Jathara-Parivartanasana)
  4. Posizione del mezzo ponte con sostegno (come accessorio si usa un mattoncino yoga)
  5. Posizione con le ginocchia al petto – Supta Balasana

Per eseguire queste posizioni yoga occorre conoscerle e in ogni caso è sempre fondamentale seguire un corso yoga e le indicazioni di un insegnante esperto.

Per approfondire queste tematiche si consiglia il libro di Lisa Sanfilippo “Curare l’insonnia con lo yoga” (Edizioni il Punto d’Incontro).

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