Yoga, prendersi cura di sé a livello olistico

Il mese di giugno apre le porte al Solstizio d’estate. Per i praticanti yoga l’inizio della stagione estiva porta con sé una data speciale, perché il 21 si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale dello Yoga.

Dello Yoga Day parleremo in modo specifico 
in un articolo che pubblicheremo il 20 giugno.

Qui desideriamo sottolineare quanto sia importante la pratica yogica al fine di prendersi cura del proprio corpo a vari livelli: non solo fisico, ma anche emozionale, energetico, mentale.

L’ampia diffusione di questa disciplina si spiega col fatto che la pratica costante aiuta a prevenire e a trattare vari disagi che affliggono tante persone: dallo stress all’ansia, dai problemi di sonno alle tensioni psicofisiche.

Un cammino oltre l’asana

Nato in India secoli fa, lo yoga è un insieme di pratiche che si adattano perfettamente alle esigenze di ogni persona. Asana, tecniche di concentrazione, di rilassamento, di respirazione e meditative portano il praticante a sviluppare una condizione di armonia.

Uno stato di equilibrio che non si basa sulla semplice attività fisica. Infatti, il cammino yogico invita ad alimentare qualità e pensieri positivi, tra cui la non-violenza e l’amore per ogni essere vivente. Invita a costruire la pace dentro di sé, in modo da costruirla anche all’esterno.

L’armonia fisica, nel percorso yogico, va oltre l’asana (posizione yoga) e il pranayama (controllo del respiro), perché inizia anche da ciò che mangiamo. La qualità del cibo che scegliamo è il primo fattore che conduce al benessere.

Nelle scuole tradizionali dello yoga il cibo non è soltanto considerato da un punto di vista solido, ma anche spirituale. Ciò che si mangia contiene un certo tipo di energia, non misurabile in calorie. Più il cibo è sano, fresco, colto al momento – come la frutta e la verdura di stagione – più contiene energia e vibrazioni positive. Inoltre, il livello di energia dipende moltissimo dalla tipologia del cibo, ovvero se deriva dall’uccisione di un animale. Per questo un praticante di yoga dovrebbe tenere conto del principio della non-violenza (Ahimsa) sia durante l’esecuzione delle asana, sia quando assume un pasto.

Maggiore consapevolezza

meditazione yoga

Un altro aspetto importante della pratica yogica che va oltre l’asana è l’addestramento della mente per il tramite della meditazione, per coltivare pensieri positivi che, a loro volta, portano a comportamenti propositivi per sé e per gli altri. La meditazione è un aspetto centrale del/nel cammino yogico, poiché molti disturbi contemporanei derivano proprio dall’inconsapevolezza generata da una mente “non domata”. Meditare regolarmente significa conoscere il proprio sé interiore, purificarlo. Ciò permette di affrontare con maggiore chiarezza i problemi della vita quotidiana.

Infine, è importante ricordare l’aspetto spirituale dello yoga. Questo livello lo si raggiunge man mano che ci si dedica alla pratica, attraverso le asana, la meditazione e il pranayama. La conoscenza di sé, l’ascolto del proprio corpo, la pacificazione della mente aiutano a sviluppare calma, presenza mentale, attenzione. Qualità che conducono a una maggiore sensibilità anche a livello spirituale.

Come ci insegna lo yoga, tutto è interrelato, è uno, 
quindi possiamo sviluppare una maggiore comprensione 
di noi stessi e del mondo.

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