Le spalle rappresentano una delle zone del nostro corpo dove si immagazzinano tante tensioni, non soltanto fisiche. I dolori alle spalle sono provocati da vari fattori, tra questi vi sono anche la sedentarietà e una cattiva postura. Per chi rimane per lungo tempo seduto e adotta una posizione scorretta può manifestare disturbi proprio alle spalle. Anche gli stati ansiosi e di agitazione o un periodo denso di impegni creano tensioni sul piano mentale che poi si accumulano a livello corporeo proprio nell’area del trapezio e dei muscoli deltoidi. Determinate posture di yoga lavorano proprio su queste zone per sciogliere i blocchi.
Marjariasana per sciogliere le tensioni
Marjariasana, la “posizione del gatto”, agisce sull’articolazione della colonna vertebrale, producendo benefici anche ai muscoli delle spalle e del collo. I movimenti della schiena agevolano il fluire dell’energia. Si pratica partendo da una postura assisa. Dopo di che ci si mette in ginocchio a terra, con le gambe separate in armonia con la distanza del bacino. Si appoggiano le mani sul pavimento, separate e in linea con le spalle. Inspirando si inarca verso il basso la colonna vertebrale sollevando il capo. Mentre si espira, si abbassa il capo e si inarca la schiena verso l’alto, formando un arco. Nell’inspiro si incurva nuovamente la colonna vertebrale verso il basso. Si ripete il movimento per alcuni respiri, seguendo il flusso dell’inspiro e dell’espiro. Marjariasana è indicata proprio per alleviare le tensioni che si accumulano sulle spalle.
Equilibrio ed estensione con Virabhadrasana III
Virabhadrasana III è una delle tre “posizioni del guerriero”, ognuna delle quali produce determinati effetti. Questa asana non solo aiuta a sviluppare un maggior equilibrio psicofisico, ma aiuta a estendere sia le braccia, sia le gambe. La postura delle braccia permette di decontrarre le spalle. Virabhadrasana III si esegue partendo da Tadasana. Poi si flette il busto in avanti e si solleva la gamba posteriore in linea con il busto e con le braccia. Il piede posteriore viene ruotato a 45° verso l’esterno. Il busto è orientato in avanti. La gamba di appoggio è ben distesa e anche le braccia sono portate in avanti. Le braccia e le mani possono rimanere fra loro paralleli, oppure si possono unire le mani, intrecciandole, ed estendendo gli indici. Il peso del corpo si orienta versa la gamba e il piede ben ancorato a terra.
Salamba Bhujangasana per calmare la mente
Salamba Bhujangasana è la posizione della sfinge. Si tratta di una postura più semplice rispetto alla classica Bhujangasana, in quanto si fa meno pressione coi movimenti sulle spalle e sulla schiena. Salamba Bhujangasana si esegue come la “posizione del serpente”, con la differenza che i gomiti, gli avambracci e i palmi delle mani sono distesi a terra, quindi l’incurvatura della schiena risulta meno accentuata. Lo sguardo è sempre rivolto verso l’orizzonte.