La pratica regolare dello yoga apporta numerosi benefici a vari livelli. Gli asana vanno a lavorare non solo sul piano psicofisico, ma anche energetico e spirituale. In vari Articoli – sia online sia sulla nostra rivista Vivere Lo Yoga – abbiamo spiegato gli effetti positivi di un percorso yogico. Ne ricordiamo alcuni:
- previene e aiuta a contrastare lo stress;
- migliora la postura e allevia i disturbi alla schiena;
- favorisce una maggiore flessibilità nel corpo;
- sviluppa un maggior equilibrio mentale e fisico.
Oltre a ciò, lo yoga promuove una maggiore sicurezza, facendo ri-emergere la propria forza interiore. La pratica sviluppa una profonda unione tra il corpo, la mente e le energie. Non a caso, la parola “yoga” deriva dalla radice yuj, che significa proprio “unire”, “unificare”.
Asana, Pranayama, Meditazione aiutano a far affiorare calma, serenità e concentrazione, che a loro volta forniscono le basi per una rinnovata auto-consapevolezza. È importante riconnettersi con se stessi, lasciando andare sensazioni di vuoto o di isolamento. Le posizioni yoga, migliorando la circolazione sanguigna e favorendo una migliore ossigenazione, aiutano anche a sbloccare le energie.
Calmare i pensieri
Prima di tutto, è fondamentale fermarsi e ricentrarsi. La meditazione permette di calmare la mente e di ritornare a sé. Tra le varie pratiche meditative indicate vi è quella chiamata body-scan. Ampiamente utilizzata nei percorsi di Mindfulness, il body-scan consiste in un’analisi consapevole del proprio corpo, alla ricerca dei punti di tensione.
Si inizia con una serie di respirazioni consapevoli. Quando la consapevolezza è rivolta verso il proprio mondo interiore ci si focalizza sulle varie zone del corpo, partendo dai piedi sino a giungere al capo. Attraverso il respiro si porta l’attenzione a una specifica parte del corpo.
Questo lavoro di consapevolezza può durare dai dieci ai 30-40 minuti. Il body-scan viene effettuato in Savasana (distesi supini). È importante nella pratica il non giudizio verso le sensazioni che si avvertono. Semplicemente si percepiscono le sensazioni psicofisiche nel qui e ora.
La forza del Guerriero
Le tre posizioni di Virabhadrasana attivano la forza interiore, infondendo al contempo maggior equilibrio psicofisico. Il nome dell’asana deriva non a caso dalla figura mitologica di Virabhadra, eroe che sarebbe stato creato da Shiva, partendo da un capello della sua chioma arruffata. Le tre posizioni di Virabhadrasana aiutano a migliorare i livelli di concentrazione, di stabilità e rafforzano la fiducia in se stessi. Per approfondire Virabhadrasana clicca qui:
Equilibrio e coordinazione con Virabhadrasana, la posizione del guerriero
Sbloccare le emozioni
Supta Baddha Konasana è anch’essa utile per riconnettersi a se stessi. La “posizione della farfalla” va infatti a sbloccare le energie e le emozioni a livello del bacino. È una posizione che favorisce un profondo benessere, scioglie ansie e previene lo stress. Per approfondire clicca qui.