Yoga per dimagrire

Non sempre siamo soddisfatti della nostra forma fisica, ma bisogna dire che la realtà fortunatamente è meno severa dell’immagine riflessa. Il nostro sguardo cade sempre, impietoso, sui piccoli difetti o imperfezioni, enfatizzandoli. In questo modo, settorializzando il corpo, seguendo cioè il modus operandi della mente analitica, risalta spesso solo quello che non accettiamo di noi stessi, anzichè emergere la nostra persona nel complesso. Fermiamoci un istante a pensare a questo in termini yogici. Yoga vuol dire “unione”, quindi proviamo a guardarci in modo meno severo, con un bel sorriso, ma soprattutto nel nostro insieme; le nostre imperfezioni si ridimensioneranno. Questo non significa trascurare il corpo… È importante un impegno costante per mantenerlo in salute, una sana alimentazione e movimento fisico ma, soprattutto, un atteggiamento propositivo e spirito di iniziativa, senza demoralizzarsi e soprattutto divertendosi!

Prendersi cura di sé

Ora che le giornate sono più lunghe e il clima è gradevole, possiamo iniziare a controllare il peso con passeggiate all’aria aperta e una pratica Yoga regolare e costante. Ogni muscolo nella pratica viene usato, sollecitato, allungato in modo consapevole. È questa particolarità che differenzia l’asana dal movimento casuale: non è tanto il bruciare le famigerate calorie ma andare con la mente e con il respiro là dove va il movimento. Ossigenare in modo consapevole, portare prana, energia vitale, nel corpo lo rende tutto vivo e partecipe, e quelle zone sopite si risvegliano. L’alimentazione ha un ruolo importante e la giusta misura è proprio nel mezzo: in medio stat virtus.

Ascoltare il proprio corpo

La prima tappa verso il benessere e il peso corporeo. A volte siamo spinti a mangiare solo per noia, per golosità, per compagnia. Se ascoltassimo realmente il nostro bisogno fisico ci renderemmo conto che spesso non è vera fame quella che ci chiama. In questi casi è meglio prendere una boccata d’aria, magari concedersi una bella passeggiata, o praticare Yoga per ricaricarci di energia vitale, di prana. Scegliere cosa mangiare è importante. Rifacendosi a uno degli yama, i precetti morali, citato negli Yoga sutra, la dieta yogica è vegetariana: ahimsa è la non violenza. Il non nuocere a sè stessi e ad altri esseri viventi. Questo però non deve essere vissuto come un obbligo. È il corpo che piano piano ci guiderà a cibarci di alimenti più salutari e in armonia con la natura.

Alimentazione

È sempre buona norma iniziare il pasto con un buon pinzimonio di verdure, che donano fibre, vitamine e hanno un buon potere saziante. Per un pasto completo seguiremo poi con cereali integrali e legumi e un misto di verdure cotte e crude. Possiamo cercare di ridurre le fonti di glutine (senza eliminarle del tutto) nella nostra alimentazione, privilegiando cereali come la quinoa, l’amaranto, i vari tipi di riso, il grano saraceno e il mais. Anche i latticini possono portare gonfiore addominale se non ben digeriti, quindi proviamo a sostituire il latte vaccino con il “latte” vegetale. Ne esistono di diversi tipi, i più comuni sono quelli di riso, di mandorle, di avena, di soia, di canapa e molti altri. Guardiamo nella lista degli ingredienti e accertiamoci che ci sia una buona percentuale di materia prima senza zuccheri aggiunti. Ricordiamoci che la frutta andrebbe mangiata almeno mezz’ora prima dei pasti o come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio, per non appesantire la digestione.

Una bella idea è fare colazione con un centrifugato di frutta e verdura: ottimo per esempio quello di carote, mele e zenzero. Cerchiamo di bere poco ai pasti per non inibire il potere digestivo di agni, il fuoco gastrico, e molto durante il giorno per idratarci ed eliminare le scorie. L’acqua naturale è sempre la scelta migliore, ma anche tisane con cumino, finocchio e zenzero, dalle proprietà riscaldanti, carminative e anti gonfiore.

Cerchiamo di moderare l’assunzione di dolci e se proprio non possiamo farne a meno cuciniamoli noi, sostituendo lo zucchero bianco raffinato con quello integrale di canna tipo panela o mascobado, o con malto di riso. Proviamo a usare farine semi integrali, più ricche e sazianti di quelle raffinate, e con un minor indice glicemico.

Sempre in un’ottica depurativa, limitiamo alcolici e bevande nervine come caffè e the nero.

Viviamo la nostra alimentazione non come rinuncia ma come un’occasione per esplorare nuovi modi di cucinare, gusti e alimenti diversi dal solito. Trasformiamo in un’opportunità di crescita e di scoperta questo momento dell’anno in cui spesso ci mortifichiamo con “mozzarella e insalata”.

L’articolo completo di Francesca Guglielmi è pubblicato sul numero 75 di Vivere lo Yoga

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