Dal Sudafrica all’Italia, passando per il Regno Unito troviamo progetti nelle carceri in cui la riabilitazione passa anche attraverso la pratica dello yoga e della Mindfulness. Nel penitenziario di Wayland (Norfolk, Inghilterra) i prigionieri stanno scoprendo i benefici dello yoga, una disciplina orientale che in molti casi non hanno mai praticato. Grazie agli asana e alla meditazione alcuni prigionieri che si stanno disintossicando dalle sostanze stupefacenti riescono a non avere sintomi di astinenza per alcune ore.
Anche in Sudafrica, nel ben noto carcere di Pollsmoor a Cape Town (dove fu rinchiuso anche Nelson Mandela dopo il lungo periodo passato a Robben Island) sono stati introdotti con successo programmi incentrati sulla pratica yogica. Gli esercizi permettono ai detenuti di ridurre lo stress fisico e soprattutto mentale che nasce dal rimanere per anni in un ambiente chiuso. Yoga e Mindfulness permettono ai prigionieri di sviluppare una maggiore consapevolezza di se stessi, e ciò li aiuta a gestire meglio emozioni come la rabbia e l’aggressività. Numerosi studi scientifici hanno messo in evidenza proprio questo aspetto.
Una recente ricerca promossa dalla University West di Trollhätten, in Svezia, e pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychiatry, sottolinea gli aspetti positivi di questi programmi. In particolare, dopo soltanto dieci settimane di pratica regolare dello yoga i ricercatori hanno constatato nei detenuti una significativa riduzione sia dei pensieri compulsivo-ossessivi, sia di forme paranoiche. Questa attenuazione è importante, non solo per la salute psichica dei prigionieri, ma anche perché un miglior equilibrio mentale permette loro di non cadere in azioni recidive connesse al loro difficile e turbolento passato.
Anche in Italia si realizzano progetti simili. Per esempio, nel 2018, presso la Casa circondariale di Ascoli Piceno, è stato avviato il programma “Una comunità in movimento”. Un’iniziativa sostenuta dal comitato provinciale dell’Unione Sportiva Acli di Ascoli Piceno/Fermo, in collaborazione con l’Associazione di volontariato Delta e con l’U.S. Acli. Il programma di attività sportive prevede calcio, palestra e anche yoga, il tutto pensato per il benessere dei detenuti, che un domani potranno reinserirsi nella società con un maggiore livello di consapevolezza.