Yin Yoga, agire sui livelli più profondi del corpo

Lo Yin Yoga viene descritto da Bernie Clark come “un viaggio più profondo nel corpo”. Praticarlo significa lavorare in particolare sui tessuti definiti “yin”. Legamenti, articolazioni, reti fasciali e ossa: sono queste le parti del corpo su cui questo stile agisce in profondità. A differenza delle forme di yoga più dinamiche, definite yang, lo Yin Yoga – come afferma Bernie Clark, insegnante di yoga, nonché Autore del best seller “La Guida Completa allo Yin Yoga” (Macro Edizioni) – ci permette di “usare la posizione per entrare nel corpo”.

I tre principi base dello Yin Yoga

Quando si pratica lo Yin Yoga occorre partire e quindi conoscere tre principi, da applicare agli asana che si andranno a eseguire. I tre principi sono:

  1. Ogni volta che entri in una posizione, arriva solo al punto in cui percepisci una resistenza significativa nel corpo.
  2. Una volta trovato il limite, ci assestiamo in posizione; quindi ci si propone di rimanere immobili. L’immobilità riguarda non solo il corpo, ma anche la mente, mentre il respiro è calmo, regolare, non forzato.
  3. Il terzo principio invita a mantenere la posizione per un certo tempo, che può essere di uno o di cinque minuti, sino a venti minuti.

A chi è consigliato lo Yin Yoga

Questo stile è adatto a tutti proprio perché “più dolce” rispetto agli stili yoga più dinamici. Tuttavia, come ricorda Clark, prima di intraprendere un percorso di yoga – sia esso orientato a forme più yang, o yin – è bene consultarsi con un insegnante esperto o con un terapeuta. In particolare, le donne in gravidanza, chi ha lesioni alle articolazioni, chi ha subito un intervento, chi soffre di epilessia, diabete o di una patologia cardiovascolare deve rivolgersi al proprio medico.

Quando praticare lo Yin Yoga

Scegliere di praticare lo Yin Yoga dipende da ciò che desideriamo ottenere e soprattutto dall’intenzione iniziale. Per esempio, se praticato alla sera aiuta a calmare la mente e a favorire quindi un sonno riposante. Se praticato al mattino, evita di creare brusche sollecitazioni ai muscoli, essendo ancora freddi. La pratica è correlata anche al periodo stagionale: durante la primavera e l’estate, quando la forza yang è più intensa, la pratica dello yin yoga permette di equilibrare le energie.

Un libro per approfondire

Per chi desidera conoscere meglio lo Yin Yoga, per poi decidere di praticarlo, utilissimo si rivela il libro già citato di Bernie Clark. Il testo è un best seller, perché ricco di spiegazioni pratiche e di consigli, oltre che di descrizioni dettagliate di molte asana yin. Tra queste troviamo: la Farfalla (Baddha Konasana) del Bambino (Balasana), le torsioni da sdraiati e una serie di sequenze. Per ogni posizione, l’Autore illustra le controindicazioni e le opzioni/alternative dell’asana. Vengono evidenziati inoltre i benefici che lo Yin Yoga apporta a livello fisico, mentale ed energetico.

Chi è Bernie Clark

Bernie Clark si è avvicinato alla meditazione negli anni Settanta e ha iniziato a insegnare yoga negli anni Novanta. Il suo approccio unisce scienza, filosofia e spiritualità. È così riuscito a creare un ponte tra Oriente e Occidente.

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