Il periodo dedicato alle vacanze è ideale per rilassarsi e per praticare regolarmente yoga e meditazione. Gli impegni lavorativi si allentano e lo stress si riduce. Sono le giornate adatte per riconnettersi a se stessi attraverso pratiche di presenza mentale.
La respirazione di consapevolezza
Il respiro è il ponte che unisce il microcosmo e il macrocosmo, che ci connette all’energia dell’universo, al prana. La funzione respiratoria la possiamo controllare e dirigere affinché le tensioni psicofisiche si sciolgano. La respirazione di consapevolezza aiuta a focalizzarsi sul momento presente. È una pratica che permette di rilassarsi in modo profondo.
Come eseguirla
Si può praticare adottando una postura assisa, oppure rimanendo in Savasana. Si chiudono gli occhi e si inizia a porre l’attenzione al respiro naturale. Dopo di che, mentre di inspira, si pronunciano mentalmente queste parole: “So che sto inspirando”, e nell’espiro “So che sto espirando”. In seguito si può semplicemente affermare “Inspiro, espiro”. Queste frasi servono in una prima fase a portare più facilmente l’attenzione alla respirazione.
Questa tecnica si può praticare anche nella natura, sdraiandosi in un prato o sedendosi in riva al mare, o in un bosco. Quando ci si trova nella natura la consapevolezza si può espandere, accogliendo nella pratica meditativa anche i suoni esterni presenti nell’ambiente, come la brezza marina o il soffio del vento.
Rilassarsi e riattivare le energie
Lo yoga nidra è una pratica efficace per allontanare lo stress e per sciogliere le tensioni psicofisiche. Nidra è una parola che significa “sonno”. In realtà, con questa forma di yoga non si intende portare le persone a uno stato di assopimento, piuttosto serve a rilassarsi in modo profondo. Praticare per trenta minuti lo yoga nidra equivarrebbe a un riposo di circa tre ore. Si tratta di una “pausa” che invita sì a rilassarsi, ma anche a riattivarsi e a recuperare le energie. In vacanza si hanno più possibilità per avvicinarsi a questa pratica yogica. La sera è il momento ideale, poiché crea un profondo stato di calma.
Pratica di Yoga Nidra
Ci si sdraia in Savasana. Si chiudono gli occhi e si iniziano a compiere respirazioni consapevoli. Il respiro è naturale. In questa prima fase avviene il ritiro dei sensi (pratyahara). Ci si trova in una condizione tra la veglia e il sonno. Il corpo si rilassa, così come la mente. In questa fase si può introdurre anche un Sankalpa, un’intenzione (per approfondire clicca qui). Si porta quindi l’attenzione a determinate parti del corpo o a tutto al corpo. Si inizia dai piedi per poi proseguire sino al capo. Mentre si pone l’attenzione alle singole zone del corpo si dirige il respiro proprio in quell’area. Si possono cantare anche mantra, o effettuare visualizzazioni. Al termine si ripete mentalmente il Sankalpa. Si rimane per alcuni istanti in ascolto delle sensazioni emerse durante la pratica.