Utkatasana è la “posizione della sedia”. Sebbene sia una postura semplice, produce profondi benefici sul piano energetico e mentale. Infatti, praticandola si lavora sul proprio senso di stabilità e di sicurezza, in modo da attivare una maggiore determinazione. Non a caso, il termine sanscrito Utkata significa “potere”, ma vuol dire anche “valore”, “forza”. Utkatasana stimola quindi le capacità che sono in noi, facendo emergere stabilità psicofisica.
Come si esegue
Per eseguire Utkatasana si inizia partendo da Tadasana, la posizione della montagna. Nell’inspiro si sollevano le braccia oltre il capo, in modo parallelo. I palmi delle mani sono fra loro uniti. Espirando si piegano le ginocchia, mentre il bacino si abbassa verso terra e il busto è leggermente piegato in avanti. Il peso del corpo si sposta sui talloni, ben ancorati al suolo. Si percepisce la forza e la stabilità del corpo. Si può immaginare di essere appoggiati su una sedia immaginaria. La colonna vertebrale è allungata e ad ogni inspiro si distende un po’ di più. L’estensione viene aiutata dalle braccia sollevate. Per uscire dalla postura, si distendono le gambe nell’ispiro, si abbassano le braccia e si ritorna in Tadasana.
Benefici
Utkatasana è un’asana di base, che permette di sviluppare un maggior radicamento, stimolando al contempo determinazione e sicurezza. Aiuta a far circolare l’energia sia verso il basso sia verso l’alto, equilibrando così il sistema sottile. Stimola il Muladhara Chakra e l’Anahata Chakra. A livello fisico permette di rafforzare i muscoli delle gambe; tonifica le caviglie e i polpacci; favorisce la distensione della colonna vertebrale e delle braccia. È un’asana che migliora anche la postura. Lavora poi sugli organi addominali, stimolando anche il diaframma.
Controindicazioni
Utkatasana è meglio non praticarla in caso di:
- mal di testa;
- disturbi alle caviglie o alle ginocchia;
- pressione bassa.