Ulivo, simbolismi, benefici e un rituale ad esso collegato

Il simbolo per eccellenza del periodo pasquale, oltre all’uovo, è l’ulivo. Questa pianta, in molte culture, rappresenta la pace. Selene Calloni Williams, nel libro “Il cibo del risveglio”, suggerisce un rituale collegato a questo albero. Per approfondire l’argomento le abbiamo posto alcune domande.

Nel tuo lavoro consideri sempre il tema dei miti. In questo caso, la pianta dell’ulivo a quale narrazione antica si rifà?

«Sono numerosi i miti collegati a questo bellissimo albero. Come ricordo nel mio libro “Il cibo del risveglio”, la storia dell’ulivo si rifà a un mito greco, in cui sono protagonisti la dea Atena e Poseidone. Tra loro nacque una disputa, a proposito della sovranità di un importante centro dell’Attica, ovvero Cecrope. Per trovare una soluzione alla controversia, si stabilì che colui o colei che avrebbe fatto il dono più bello agli abitanti dell’Attica, avrebbe avuto le capacità di governare la città. Poseidone regalò una sorgente d’acqua, che poi si rivelò essere troppo salata per poterla bere. Invece, Atena colpì la roccia con la sua lancia e così fece nascere il primo albero di ulivo per illuminare la notte e per offrire nutrimento alla popolazione. Gli abitanti di Cecrope come regalo scelsero l’ulivo, simbolo di pace».

Nel libro “Il cibo del risveglio” parli anche delle proprietà e degli impieghi di vari alimenti. Nel caso dell’ulivo quali benefici apporta?

«Le foglie dell’ulivo hanno straordinarie proprietà. Svolgono un’azione antiossidante, inoltre sono di grande aiuto nel regolarizzare la pressione arteriosa. Con le foglie si prepara un ottimo infuso che ha un’azione depurativa e aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Viene però sconsigliato a chi ha problemi di pressione arteriosa. Durante la gravidanza, l’allattamento e la prima infanzia è meglio evitare il consumo della tisana o consumarla solo dietro prescrizione medica».

Puoi consigliare un rituale sciamanico-meditativo collegato all’ulivo?

«Da un punto di vista simbolico-sciamanico, lo spirito dell’ulivo è un potente alleato della creatività. Consiglio un rituale semplice, che tutti possono compiere. Si prepara un decotto a base di foglie d’ulivo; mentre le foglie sono in infusione, si bruciano in un braciere o in un camino alcuni rametti d’ulivo e ci si connette allo spirito dell’ulivo, veicolo di diffusione di idee creative. Mentre i rami d’ulivo bruciano, si rimane vicini al fuoco a occhi chiusi. Si porta lo sguardo verso l’alto, rimanendo sempre a occhi chiusi e ci si concentra nel punto tra le sopracciglia.

Si porta l’attenzione al respiro nasale. Si immagina l’aria come una luce dorata che si muove nel triangolo che va dalle narici al centro tra le sopracciglia, mentre si inspira, e dal centro tra le sopracciglia alle narici, mentre si espira. Mentalmente si ripete il mantra Arohan Awarohan, chiedendo allo spirito dell’ulivo di essere veicolo dell’avvento di nuove, grandi idee creative che possano portare a realizzare pienamente la missione della propria anima. Si consuma quindi il decotto con sentimento di gratitudine».

Per approfondire si veda il libro Il cibo del risveglio” di Selene Calloni Williams (Edizioni Mediterranee)

Selene Calloni Williams. Scrittrice, viaggiatrice e documentarista, è autrice di numerosi libri e documentari a tema psicologia ed ecologia profonda, sciamanismo, yoga, filosofia e antropologia.

La sua peculiarità e risorsa è poter spaziare da Oriente a Occidente. In Oriente, e precisamente in Sri Lanka, Selene studia e pratica, per svariati anni, la meditazione buddhista Theravada. Tornata in Europa, studia psicologia e ottiene un master in screenwriting presso la Napier University di Edimburgo. Incontra quindi il celebre psicoanalista James Hillman che la inizia al mondo alchemico della psicologia del profondo e alla visione immaginale.

La possibilità di abbracciare insegnamenti orientali e occidentali è assai preziosa perché capace di tradurre il messaggio orientale in modi adeguati alle modalità di ricezione della psiche degli occidentali, i quali indubbiamente hanno una tradizione immaginale occidentale.

Selene Calloni Williams è l’iniziatrice del “metodo simbolo-immaginale” o “approccio immaginale” e della scuola italo svizzero degli immaginalisti. L’approccio immaginale è applicato a varie tecniche e discipline nell’ambito delle professioni fondate sulla relazione d’aiuto e nel campo della crescita personale. Per esempio la Mindfulness Immaginale, la Psicogenealogia Immaginale, le Costellazioni Immaginali, la Regressione Immaginale, ecc. L’approccio immaginale si caratterizza poiché non parte dall’Io e non ha come fine il rinforzo delle strutture dell’Io, bensì segue il cammino del “fare anima”, rappresentato dalla capacità di smaterializzare e depersonalizzare il reale.

Selene Calloni Williams è relatrice internazionale. Ha partecipato a numerosi convegni e congressi al fianco di grandi personaggi come James Hillman, Raimon Panikkar, Karan Sing. È stata chiamata in qualità di keynote speaker in diversi atenei (Università di Varese, Università di Padova, ecc.). Ma la sua risorsa più evidente è certamente la creatività, la capacità di creare nuove visioni e di raccontarle.

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