Trovare la stabilità e il radicamento per equilibrare Vata

Vata è quel dosha che, secondo l’Ayurveda, predomina durante la stagione autunnale. Quando Vata è in disequilibrio si manifestano alcuni segni, come:

  • insonnia o difficoltà ad addormentarsi
  • stanchezza psicofisica
  • digestione difficile
  • secchezza della pelle

Le persone che hanno una tipologia costituzionale dominata da Vata vedono un aggravarsi di questi aspetti. Gli Elementi che primeggiano in autunno sono l’aria e l’etere, che rappresentano proprio le caratteristiche tipiche di Vata.

Mancanza di concentrazione

Proprio perché in questa stagione domina l’elemento Aria, si manifesta con più intensità, specie nei soggetti Vata, una difficoltà a concentrarsi. Si fa fatica a terminare una certa attività, se si sta svolgendo un lavoro che impegna la mente, questa spesso tende a vagare. Si è in pratica condizionati da elementi esterni e dalle distrazioni. Per evitare che ciò avvenga è importante riequilibrare Vata. Occorre sicuramente partire dal cibo, preferendo quei cibi che riducono l’eccesso di Vata come il miele, l’aglio, l’aloe, la cannella, lo zenzero, i cereali integrali; come bevande è meglio prediligere quelle calde o a temperatura ambiente.

Un aiuto dallo yoga

La pratica yogica è indicata per diminuire l’eccesso di Vata. In particolare, sono adatte quelle posture che stimolano il radicamento e la stabilità. Tadasana, la posizione della montagna, aiuta a ricentrarsi e a radicarsi. Praticare in modo consapevole Tadasana aiuta ad allineare la colonna vertebrale e il corpo, rinforzando così il senso di integrità. La posizione della montagna consiste nel rimanere ben eretti. I piedi sono appoggiati a terra e le braccia sono ai lati del corpo. I palmi delle mani sono leggermente aperti. La colonna vertebrale è dritta ma non rigida. È altresì importante distribuire equamente il peso del corpo su entrambi i piedi. Le ginocchia, le anche e le spalle sono allineate. Si chiudono gli occhi e si respira in maniera spontanea, senza sforzo. Si rimane consapevoli del flusso dell’inspiro ed espiro, portando l’attenzione ai piedi ben radicati a terra. Altre asana adatte per radicarsi sono:

  • Vrksasana, la posizione dell’albero
  • Utkatasana è la “posizione della sedia”.

 

Nadi Shodana, la respirazione a narici alternate, aiuta a equilibrare le energie del corpo sottile. Favorisce una maggiore armonia interiore e promuove una condizione di stabilità. La si esegue partendo da una postura assisa. Si solleva la mano destra e si ripiegano l’indice e il medio verso il palmo. Si porta il pollice destro sulla narice destra per chiuderla leggermente. Si inspira dalla narice sinistra, poi si chiude la narice sinistra con l’anulare destro e si apre la narice destra. Si espira dalla narice destra. Si inspirate dalla narice destra, poi la si chiude con il pollice destro e si espira dalla narice sinistra. Dopo aver completato un ciclo si continua per altri tre cicli, per poi intensificare con la pratica il tempo di pratica.

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