Superare gli ostacoli per alimentare la pace interiore

Tra i testi base dello Yoga vi è l’opera redatta da Patanjali, gli Yoga Sutra, in cui troviamo spiegazioni volte a comprendere il cammino che conduce alla pace interiore. In questo testo ancora attuale, sebbene sia stato scritto secoli fa, vengono spiegati quei passi necessari per trovare il proprio spazio sacro e quindi una profonda tranquillità. La pace interiore viene ostacolata da alcuni elementi che nutrono l’ego e che quindi alimentano la sofferenza.

Comprendere le cause che alimentano l’ego

Quando l’ego è forte e predominante la sofferenza è dietro l’angolo. Se vi è un eccesso di ego non si potrà mai sperimentare una vera pace interiore. Secondo gli Yoga Sutra, vi sono cinque impedimenti alla quiete e alla consapevolezza profonda. Essi sono:

  • Avidya, indica l’ignoranza o la falsa comprensione della vera natura delle cose.
  • Asmita, indica l’egoismo o il falso apprezzamento della propria persona.
  • Raga, indica l’attaccamento nei confronti delle idee o degli oggetti.
  • Dvesha, indica l’avversione per gli schemi di pensiero che si collega alle passate esperienze dolorose.
  • Abhinivesha, indica l’attaccamento istintivo alla vita e paura della morte.

Questi ostacoli o impedimenti alla pace interiore sono chiamati klesha. Essi sono la causa di tutte le sofferenze. Il primo, l’Avidya, ovvero l’ignoranza, genera numerose afflizioni. Per ignoranza si intende in particolare la non comprensione della realtà e della vera natura delle cose. Per esempio, si percepiscono situazioni, rapporti, oggetti, ecc. come se debbano durare in eterno, quando invece sono effimeri poiché tutto è impermanente. L’ego è causa di sofferenza, poiché ci spinge ad alimentare gli attaccamenti. L’avversione e la paura sono altri fattori che ci impediscono di raggiungere la pace interiore.

Una volta compresi gli ostacoli possiamo affrontarli in modo consapevole. Lo yoga e la meditazione sono discipline che aiutano proprio in ciò. Nutrono un cammino di maggiore consapevolezza. Ci spingono a fermarci e a riflettere. Attivano in noi energie latenti e qualità sopite. Lo yoga e la meditazione ci permettono di conoscerci in profondità, tanto che Patanjali, negli Yoga Sutra, afferma, che: “Lo Yoga è il controllo degli stati della mente”. Pacificando la mente nutriamo la quiete interiore.

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