Stimolare il Sahasrara Chakra con Sasangasana

Sasangasana è la posizione del coniglio (Sasaka, in sanscrito, significa “coniglio”) ed è indicata per stimolare il Sahasrara Chakra. Questo centro energetico, chiamato chakra della corona, unisce il Sé superiore e inferiore. Si trova all’altezza della fontanella e, a livello di ghiandole endocrine, è collegato all’epifisi.

Sasangasana e calma mentale

Sasangasana tensioni collo spalleLa posizione del coniglio (si veda l’immagine qui in alto in evidenza per la postura finale) aiuta ad allentare la stanchezza mentale. Per eseguirla si parte inizialmente in Vajrasana. Ci si siede seduti sui talloni. Si piega il busto in avanti portando l’addome sulle cosce, mentre la fronte è appoggiata sul tappetino yoga. le braccia sono distese ai lati del corpo. Le mani afferrano i talloni a terra. Durante l’inspirazione si solleva il bacino e si appoggia sul tappetino la sommità del capo. Il peso del corpo viene portato sulle mani e sui talloni. Si rimane in questa postura per 2 o 3 cicli respiratori.

I benefici di Sasangasana

  • stimola la zona cervicale e la colonna vertebrale;
  • sviluppa una maggiore circolazione sanguigna in direzione del collo e della testa;
  • favorisce un profondo rilassamento;
  • accresce la concentrazione.

Il settimo chakra

Il Sahasrara Chakra, se in equilibrio, predispone alla connessione spirituale. Quando l’energia di questo chakra è armoniosa, senza eccessi, né carenze, porta l’individuo a manifestare:

  • apertura mentale;
  • riflessione;
  • consapevolezza;
  • comprensione;
  • buona capacità di analisi e di percezione.

Attraverso lo yoga si stimola questo centro energetico in modo da creare la connessione tra spirito e materia. Grazie alle asana e alla meditazione si comprende come non via sia separazione tra corpo e spirito. La meditazione So Ham contribuisce a espandere questa connessione. So ham è un mantra con un particolare significato nella filosofia vedica: esso unisce la coscienza individuale con la coscienza cosmica. Le parole So ham sono traducibili con l’espressione “Io sono lui”, intendendo con ciò proprio il legame indissolubile con il divino.

Nella meditazione So Ham, da praticare preferibilmente nella postura assisa, si inizia osservando il proprio respiro naturale, senza sforzo. Il respiro è il prana ed è il ponte che unisce il microcosmo e il macrocosmo. Mentre si inspira si pronuncia So, suono che va verso la dimensione interiore. Espirando si pronuncia Ham, che si dirige verso l’esterno. Continuando a respirare in modo calmo e consapevole ci si allinea dunque al mantra (per approfondire la meditazione So Ham clicca qui).

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