Sono sempre più evidenti la diffusione e l’utilizzo di smartphone, computer, ecc. tra gli adolescenti e addirittura tra i bambini. Quale impatto hanno i nuovi media digitali sul nostro cervello e in particolare sullo sviluppo cognitivo dei più giovani? Questa annosa questione viene studiata da anni dal neuroscienziato tedesco Manfred Spitzer.
Le importanti ricerche del dottor Manfred Spitzer
Nato nel 1958, il dottor Spitzer, laureato in Medicina e Psichiatria, dirige la Clinica psichiatrica e il Centro per le Neuroscienze e l’Apprendimento dell’Università di Ulm. Oltre a essere stato visiting professor all’Università di Harvard, ha realizzato una serie di studi e numerose pubblicazioni orientate proprio sul rapporto tra uso delle tecnologie digitali e sviluppo cognitivo. Dalle varie analisi emerge chiaramente quanto l’eccessivo uso delle nuove tecnologie da parte dei bambini e dei giovani provochi una serie di effetti negativi a livello cerebrale. Nel suo più recente libro intitolato “Emergenza smartphone”, edito in Italia da Corbaccio, evidenzia in modo ancor più categorico i danni dell’utilizzo compulsivo dei media digitali.
Secondo Spitzer, ciò che più dovrebbe preoccupare gli adulti è la dipendenza o l’uso eccessivo dello smarthphone da parte dei bambini e degli adolescenti, poiché il loro cervello è ancora in fase di sviluppo. Per Manfred Spitzer, affinché ci sia un corretto e sano sviluppo cognitivo, occorre che i giovanissimi si confrontino con il mondo reale. Invece, immergersi per ore in una dimensione virtuale, sganciata da vere amicizie e da vere e concrete situazioni tangibili rischia di provocare una serie di effetti dannosi a medio-lungo termine.
Il rischio di sviluppare un cervello “passivo”
Oltre al rischio di isolamento e di alienazione dalla realtà, l’uso eccessivo degli smartphone e di altri mezzi digitali può ridurre le capacità cognitive, portando il cervello a essere sempre più passivo. Un esempio di questo processo verso una passività cerebrale è dato dai vari suoni e richiami dello smarthphone o del computer che indicano un certo segnale: una telefonata con una determinata suoneria indica la chiamata di certa persona; un suono specifico ricorda un appuntamento o una riunione lavorativa. O ancora: l’utilizzo dei navigatori satellitari durante i viaggi alimenta forme passive di reazioni, poiché il cervello si lascia guidare da una macchina; mentre l’uso di una tradizionale cartina geografica stimola maggiormente le funzioni cerebrali preposte all’orientamento.
È per questo che Manfred Spitzer avverte: più certe zone del cervello non sono utilizzate, più queste lentamente e progressivamente si deteriorano. Non stupisce quindi, ricorda sempre il dottor Spitzer, perché il presidente francese Macron abbia vietato l’uso dello smartphone a scuola; o perché esperti delle nuove tecnologie – come Bill Gates e il compianto Steve Jobs – avessero vietato l’uso dei cellulari ai loro figli sino al compimento dei 14 anni. Dalle analisi sviluppate da Manfred Spitzer emerge quindi l’importanza del ruolo dei genitori come guide sagge e attente, affinché i bambini e gli adolescenti vengano accompagnati verso l’utilizzo consapevole dei media digitali.