Durante la stagione autunnale esercizi mirati di pranayama aiutano a stimolare un processo di purificazione dell’organismo. Le tecniche volte al controllo del respiro rappresentano un pilastro fondamentale della pratica yogica. Negli Yoga Sutra di Patanjali il pranayama occupa il quarto ramo. “Prana” è la vita in azione, è la “forza” e “Yama” è il controllo della forza. Prana è innanzitutto l’energia vitale che assumiamo per mezzo del cibo, dei liquidi e del respiro. Grazie alle tecniche mirate di pranayama possiamo canalizzare l’energia pranica.
Il controllo consapevole del respiro è particolarmente benefico per preparare il corpo alla stagione più fredda. La respirazione addominale o diaframmatica è quella più semplice per risvegliare l’energia. Anche i medici ayurvedici consigliano di eseguire con regolarità esercizi di pranayama, in quanto vitalizzano il sistema nervoso e promuovono l’eliminazione delle tossine e delle energie stagnanti. La respirazione addominale si esegue in modo consapevole ascoltando il flusso dell’aria che entra e che esce dalle narici, percependo l’addome che si alza e si abbassa.
Questo tipo di respirazione si può eseguire anche pronunciando mantra. I maestri di yoga sostengono che questa associazione tra mantra e pranayama non solo permette di risvegliare le energie sottili, ma aiuta a placare pensieri disturbanti. L’uso consapevole del respiro e quindi della forza vitale consente è benefico sul piano olistico. Il mantra Om o il mantra So’ham creano una profonda connessione con il macrocosmo.
Le vibrazioni del mantra unite al respiro consapevole permettono di acquietare la mente e di sviluppare una consapevolezza più pura. Il respiro è la chiave dell’interazione tra corpo e mente, ecco perché quando ci si sente affaticati praticando una semplice respirazione addominale si ritorna al momento presente e ci si sente più lucidi. Il pranayama placa il flusso dei pensieri e agevola lo sviluppo di una migliore attenzione cosciente.