Sedentarietà, come superarla grazie allo yoga

Le fredde giornate invernali rischiano di rafforzare l’abitudine alla sedentarietà. Ma cosa s’intende esattamente per sedentarietà? In termini semplici, questo concetto si riferisce a un’attività fisica limitata o addirittura inesistente. Il corpo non consuma sufficiente energia e aumentano i rischi di sovrappeso e di fatica cronica.  

La sedentarietà è uno dei pericoli dell’epoca contemporanea. Molti lavori costringono le persone a rimanere seduti per lungo tempo, magari davanti a uno schermo di un computer. Così è anche per gli studenti. Se si aggiungono le ore trascorse davanti a uno schermo televisivo o a un video-gioco si comprende quanto la sedentarietà interessi svariate persone, di differente età e genere.

La tendenza alla sedentarietà accomuna molti paesi europei. In Italia, secondo l’Istat, la percentuale delle persone che fanno poco movimento e che quindi cadono nella categoria dei sedentari è aumentata. Nel 2008, i sedentari erano il 23%, mentre nel 2021 il dato è salito al 31%. Le motivazioni possono essere svariate: dalle regole imposte dalla pandemia alla paura dei contagi, dalla crisi economica alla diffusione di piattaforme televisive in streaming.

È certo che la sedentarietà, e quindi uno stile di vita non salutare, aumenta una serie di rischi:

  • malattie cardiovascolari
  • tumori
  • diabete di tipo 2
  • obesità

Un aiuto dallo yoga

yoga contro sedentarietà

Se non abbiamo molto tempo per andare in palestra, o per uscire a correre, o per dedicarsi a un altro sport, un aiuto ci viene dalla pratica dello yoga.

Eseguire ogni giorno, quindi con costanza, asana e pranayama contribuisce a rendere maggiormente dinamico il corpo. E gli effetti benefici si riverberano anche sulla mente.

Al mattino, prima della colazione, si inizia con la sequenza del Saluto al Sole. È una pratica di Hatha Yoga adatta a tutti, sia ai principianti, sia ai più esperti. Chiamata in sanscrito Surya Namaskar, questa sequenza è composta da dodici asana, tra loro concatenate. L’una è preparatoria a quella successiva. Attraverso la pratica di questa sequenza è possibile entrare in sintonia con il proprio respiro e stimolare il flusso vitale.

Il Saluto al Sole sviluppa diversi effetti benefici, proprio perché composto da diverse asana:

  • Migliora l’elasticità articolare e muscolare
  • Tonifica il corpo
  • Stimola la circolazione sanguigna e le funzioni cardiache
  • Migliora l’ossigenazione cellulare
  • Aumenta il calore corporeo
  • Risveglia l’energia interiore

Di seguito proponiamo anche altre posizioni yoga adatte a tutti, per far circolare l’energia e per contrastare la sedentarietà

Ananda Balasana

gioia Ananda Balasana

La posizione Yin “del bambino felice” aiuta ad attivare in maniera morbida la parte bassa della schiena. È molto utile per chi rimane per molto tempo in piedi o troppo seduto. Si inizia da Savasana. Si accompagnano le ginocchia al petto e si afferrano con le mani, divaricandole, per poi portare le ginocchia verso le spalle. Per allineare la schiena si preme la zona del coccige sul tappetino yoga. Se si percepisce qualche fastidio si può utilizzare una coperta ripiegata da posizionare sotto la parte bassa della schiena. Allungando le braccia si afferrano gli alluci con le dita delle mani. Le gambe rimangono piegate e le piante dei piedi vengono rivolte verso l’alto. Le ginocchia vengono premute verso il petto senza sollevare il bacino o la testa da terra. Si rimane in questa posizione per almeno cinque respiri completi. Si scioglie lentamente la posizione.

Navasana, la “posizione della barca”

Jatara Parivartanasana

calma yoga
Si inizia rimanendo supini. Savasana è la posizione preparatoria. Si allargano le braccia portandole all’altezza delle spalle. I palmi delle mani sono rivolti verso l’alto. Espirando, si piegano le gambe. I piedi e il bacino sono ben appoggiati al tappetino yoga. Si solleva leggermente il bacino e si flettono le gambe sull’addome. Si scende con le ginocchia verso destra. Lo sguardo rimane rivolto verso l’alto. Le scapole e le spalle mantengono il contatto con il tappetino yoga. Inspirando si alzano le gambe lasciandole piegate e nell’espiro si ripete il movimento verso sinistra. Questa rotazione, seguendo il ritmo dell’inspiro e dell’espiro, può essere ripetuta per diversi cicli respiratori.

Natarajasana è “la posizione del signore della danza”

Vrksasana. La posizione dell’albero

albero yoga
Portando lo sguardo rivolto a un punto ben preciso davanti a se, si sposta il peso del corpo sulla gamba sinistra per poi sollevare quella destra, in modo da appoggiare la pianta del piede destro all’interno coscia della gamba sinistra. Se emergono difficoltà nell’equilibrio, all’inizio si può in alternativa appoggiare il piede destro o alla caviglia o al polpaccio. Più si pratica, più aumentano concentrazione e stabilità sino ad eseguire correttamente la posizione. Con il corpo e la mente ben allineati si può eseguire l’Anjali Mudra, portando le mani giunte davanti al cuore.

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