Sciogliere paure e attaccamenti con la meditazione

La pratica regolare e costante della meditazione produce una serie di benefici. Tra questi segnaliamo:

  • maggiore serenità e gioia;
  • espansione della creatività;
  • sviluppo dell’attenzione cosciente;
  • aumento della forza interiore.

Già dopo otto settimane di pratica si percepisce una maggiore armonia interiore. Ciò è dovuto all’attivazione del processo di rilassamento fisico e mentale che si sviluppa meditando. Tutto ciò contribuisce anche a sciogliere paure e attaccamenti.

Andare oltre “l’io”

I meditanti comprendono che sia possibile uscire dalla gabbia del senso dell’Io. Si parla di “gabbia”, quando il senso dell’Io porta la persona a vivere in maniera autoreferenziale, quando le sue scelte e le sue azioni ruotano soltanto attorno ai suoi interessi e bisogni. Ma quando c’è un eccessivo rafforzamento dell’io ci si sente separati da tutto e da tutti e ciò può provocare disagi e disturbi psichici, emotivi e relazionali. Ecco che la meditazione ci viene in aiuto, in quanto permette di andare oltre i ristretti confini dell’io per abbracciare il Tutto. La meditazione, nelle sue varie declinazioni, crea una profonda connessione tra mente-corpo-anima-energia che, a sua volta, stimola un legame con il macrocosmo. È un processo soggettivo, difficilmente spiegabile a parole e a livello razionale. Quando si esce dalla gabbia dell’io viene relativizzata la paura dell’altro e del mondo. Le paure vengono trasformate, così come gli attaccamenti, proprio perché non si è più incatenati all’io.

Nel qui e ora, trasformare le paure

Quando si intraprende un cammino meditativo si vive con maggiore intensità il momento presente. Sperimentare profondamente il qui e ora senza pensare al passato o al futuro contribuisce a trasformare le paure che, spesso, si rivelano essere “illusioni”, paure non fondate, ma create dalla nostra stessa mente. Vivere il presente significa sviluppare una maggiore consapevolezza, una maggiore attenzione cosciente e, di conseguenza, si diventa più lucidi, in grado di discernere meglio la realtà dalle illusioni o dalle errate credenze. Sperimentare con intensità il qui e ora vuol dire inoltre interrompere il turbinio della mente giudicante. Anche i giudizi fanno emergere paure e attaccamenti, emozioni che ostacolano la crescita personale.

Pratiche meditative per sciogliere paure e attaccamenti

La meditazione Vipassana è una delle pratiche contemplative che aiutano a sciogliere paure e attaccamenti. Fra le tecniche basilari vi è l’osservazione cosciente del respiro. Si pone cioè l’attenzione alla respirazione, percependo l’addome che si espande quando si inspira e si abbassa quando si espira.

Indicata è anche la meditazione So ham, poiché aiuta a oltrepassare la gabbia dell’io. Il mantra So ham unisce infatti la coscienza individuale con la coscienza cosmica. Le parole So ham sono traducibili con l’espressione “Io sono lui”, intendendo con ciò il legame indissolubile con il divino. La meditazione So Ham, da praticare preferibilmente nella postura assisa, incomincia con l’osservazione consapevole del proprio respiro naturale. Il respiro è il prana ed è il ponte che unisce il microcosmo e il macrocosmo. Mentre si inspira, si pronuncia So, un suono che va verso la dimensione interiore. Espirando si pronuncia Ham, che si dirige verso l’esterno. Continuando a respirare in modo calmo e consapevole ci si allinea dunque al mantra. Attraverso le vibrazioni del mantra la mente si acquieta e si percepisce una rinnovata gioia interiore.

Lascia il tuo commento

Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci commento.