Ritrovare l’equilibrio ormonale e la flessibilità articolare con lo yoga

Il livello degli ormoni, nelle donne, è maggiormente soggetto a fluttuazioni. Ogni mese, con l’arrivo del ciclo mestruale, si verifica un mutamento negli estrogeni. Il loro livello tende poi a regolarizzarsi con la fine del mestruo. L’equilibrio ormonale può però subire diversi mutamenti per altri e differenti fattori: lo stress, i metodi contraccettivi, l’età, la menopausa sono alcuni degli elementi che influiscono sul livello degli ormoni. Verso i 40-45 anni, avviene una naturale diminuzione degli estrogeni. Questi ormoni, oltre a mantenere in salute l’apparato genitale femminile, svolgono altre importanti funzioni: stimolano la produzione di collagene, indispensabile per avere tessuti elastici, e incidono sulla densità ossea.

Gli estrogeni influiscono quindi sulla flessibilità articolare. La loro diminuzione condiziona anche la produzione del liquido sinoviale: sostanza importante sul piano articolare. Infatti, tale liquido pulisce, nutre e lubrifica tessuti e articolazioni. Minore è il movimento fisico, minore sarà la produzione del liquido sinoviale. La pratica regolare dello yoga contribuisce, nella maggior parte dei casi, a ritrovare un equilibrio ormonale e a migliorare la flessibilità delle articolazioni. Vediamo di seguito alcune asana che agiscono proprio a livello ormonale.

Malasana, la “posizione della ghirlanda”

blocchi emozionali malasana

Quest’asana, oltre a tonificare gli organi addominali, favorisce lo stiramento della zona lombare e del plesso pelvico.

Come si esegue Malasana

Si inizia partendo da Tadasana, la posizione della montagna. I piedi sono leggermente aperti. Espirando si flettono le ginocchia sino a raggiungere una postura accovacciata. Si allargano le ginocchia, lasciando i piedi uniti, mentre le piante dei piedi sono appoggiate al pavimento. Quando si aprono le ginocchia si portano i gomiti all’interno delle cosce. Le mani sono in Anjali Mudra (le palme delle mani sono unite). Una volta raggiunta questa postura si esercita una leggera pressione nell’interno cosce attraverso i gomiti: ciò favorisce una maggiore apertura delle anche. Spostando poi il busto in avanti, si afferra con le mani la parte posteriore delle caviglie, si abbassa la testa sino ad appoggiare la fronte sul pavimento. Si mantiene la postura per alcuni cicli di respirazione. Per sciogliere la postura si appoggiano le mani a terra, in linea sotto le spalle, e nell’inspiro si solleva piano la testa.

Pashimottasana, la posizione della pinza

Paschimottanasana umore

Paschimottanasana è una postura molto rilassante e, al contempo, energizzante. All’inizio della pratica risulta complessa, soprattutto per chi ha i legamenti dei muscoli delle gambe poco sciolti. Con il contributo del respiro si possono sciogliere i blocchi articolari e muscolari, permettendo così al corpo di distendersi. È un’asana che favorisce l’allungamento del busto, delle braccia e delle gambe.

Come si esegue la posizione della pinza

Ci si siede sul tappetino yoga portando le gambe distese e unite. Inspirando profondamente dal naso si alzano verso l’alto le braccia, allungamento bene la schiena. Nell’espiro si scende con il bacino e tutta la parte alta del corpo verso le gambe. La schiena dovrebbe essere il più possibile diritta. Il respiro è spontaneo. Non vi deve essere sforzo nell’inspiro e nell’espiro. Si afferrano poi con le mani le caviglie o, se si ha già un buon allungamento, si afferrano i piedi. Si rimane in questa postura cercando di rilassare tutto il tuo corpo. Soprattutto le prime volte si avvertiranno tensioni alle gambe a livello muscolare. Per riuscire ad allungarsi ulteriormente si utilizza il flusso dell’inspiro e dell’espiro. Quando e se la tensione muscolare risulta fastidiosa allora è meglio sciogliere la postura sollevando il bacino di poco. È importante che il corpo trovi la sua posizione ideale. Il tempo della pratica va da 30 secondi ad alcuni minuti, a seconda della familiarità con l’asana.

Altre asana consigliate:

  • La posizione della sfinge. Per approfondirla clicca qui.
  • Parighasana, una posizione laterale e asimmetrica. Per approfondirla clicca qui.
  • Kurmasana, la “posizione della tartaruga”. Per approfondirla clicca qui.

Sequenza yoga consigliata:

Surya Namaskara, il Saluto al sole.

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