Riequilibrare il flusso energetico con la respirazione dell’Aikido

La respirazione costituisce le fondamenta della vita. Nelle discipline orientali troviamo sempre specifiche pratiche volte a rendere profondo e consapevole il flusso dell’inspiro e dell’espiro. Come ci ricordano grandi maestri orientali, tra cui Morihei Ueshiba (colui che ha sviluppato l’Aikido), la respirazione è quel ponte che unisce il corpo e la mente e che crea il legame tra spirito e postura. Il modo in cui respiriamo influisce anche sulla nostra energia interiore. Quando impariamo a respirare in modo profondo otteniamo benefici sul piano mentale, fisico, energetico, e attingiamo al respiro dell’universo.

Stimolare l’energia vitale

Il concetto di energia vitale è strettamente collegato alla funzione respiratoria. In molte tradizioni orientali – dallo yoga alle arti marziali – si prende in alta considerazione il modo in cui circola l’energia vitale all’interno del corpo. Se il flusso risulta scorrevole, libero, senza ostacoli viviamo una condizione di equilibrio e di benessere, in armonia con gli Elementi della natura e con l’universo. Se invece la respirazione è difficoltosa si manifesteranno dei problemi a livello psicofisico.

Poiché esiste uno stretto legame tra respiro ed energia vitale, se miglioriamo il nostro modo di respirare miglioriamo di conseguenza i livelli di energia. In varie discipline orientali, come nel Qi Gong e nel Tai Chi, si parla di “ki” per indicare proprio quell’energia che ci permette di vivere e di mantenerci in salute e che ci fa sentire collegati al macrocosmo. Attraverso la nostra respirazione possiamo rendere più fluida ed equilibrata la circolazione del ki.

 “Tutte le cose che sono in cielo e in terra respirano. Il respiro è il filo che lega insieme la creazione”, affermò il maestro Ueshiba.

La respirazione kokyu

Nell’Aikido, tra le pratiche volte a stimolare l’energia vitale, vi sono le tecniche di respirazione chiamate “kokyu”, dette anche “shin kokyu”, quando la respirazione avviene in modo profondo. Si praticano in genere in posizione eretta, ma se si preferisce, ci si siede in una posizione confortevole e si può utilizzare uno zafu, un cuscino da meditazione. Si incomincia a concentrarsi sulla respirazione addominale. L’inspiro e l’espiro si concentrano nell’addome, in particolare in quell’area del basso ventre chiamata “tanden”, situata circa due o tre dita sotto l’ombelico. Questa zona viene anche detta “hara”. La respirazione kokyu aiuta a concentrare l’energia proprio in questo punto e aiutano altresì a respirare con tutto il corpo. Concentrare l’energia e la respirazione verso il tanden significa immagazzinare maggiore forza vitale, il ki, e al contempo significa anche diffondere l’energia in tutto il corpo.

La respirazione è cosciente e profonda, e produce diversi benefici:

  • aiuta a espellere le tossine fisiche e mentali;
  • stimola il centro vitale “tanden” o “hara” e ciò permette di accrescere l’energia vitale;
  • calma la mente dai pensieri;
  • aumenta i livelli di concentrazione;
  • favorisce un processo introspettivo.

Mentre si respira si può immaginare il movimento di contrazione e di espansione dell’addome. Più si pratica, più il flusso del respiro diventa spontaneo e armonioso.

La tecnica Kokyu si può apprendere solo da un maestro di Aikido.

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