Riequilibrare i dosha con l’ayurveda

Nella tradizione ayurvedica, spezie e piante vengono utilizzate per riequilibrare i dosha (Vata, Pitta, Kapha). Questo aspetto è importante in ayurveda, poiché solo comprendendo i dosha si possono individuare quei rimedi per riportarli in equilibrio. Oltre a vari tipi di massaggi e all’uso di pietre e colori, l’ayurveda prevede la scelta e l’impiego mirate di determinate piante, a seconda delle esigenze della persona. Vediamo di seguito alcune delle piante più importanti usate in ayurveda.

Alfa-alfa o erba medica

L’erba medica, chiamata anche alfa-alfa, viene usata in ayurveda come antidolorifico e anti-infiammatorio. Viene impiegata in caso di eccesso di Vata. Utile anche per riequilibrare Kapha. È indicata inoltre in caso di detox, per eliminare le tossine. Favorisce anche una riduzione dei trigliceridi. Il modo migliore di assumerla è in germogli o anche in infusione.

Gotu Kola

Questa pianta viene chiamata in sanscrito Brahmi; più comunemente è nota come centella asiatica. In ayurveda viene utilizzata per migliorare la memoria, alleviare lo stress e favorire la calma mentale. Questa pianta viene usata da secoli per le sue proprietà stimolanti, antisettiche, espettoranti. È anche definita “elisir di lunga vita”, poiché viene considerata utile per rallentare l’invecchiamento. Non a caso, la centella asiatica si trova in varie formule cosmetiche di creme e prodotti specifici per ridurre le rughe, ma anche per contrastare la cellulite.

Semi di lino

In ayurveda i semi di lino sono utilizzati per la loro azione lassativa, espettorante e decongestionante. I medici ayurvedici li impiegano per alleviare disturbi legati alla costipazione o a problemi nella zona addominale. Nel caso di costipazione è consigliato un infuso di semi di lino, da assumere alla sera, prima di coricarsi.

Tulsi

La pianta del tulsi (ocimum sanctum), chiamata anche “erba sacra”, è il basilico santo indiano. Svolge un’azione antiossidante e antinfiammatoria, come evidenziato da uno studio pubblicato su Molecular and cellular biochemistry. Dalle analisi è emerso poi che il tulsi è regolatore del colesterolo ed è una pianta depurativa, soprattutto del sangue.

Infatti, come ha sottolineato il dottor Bharat B. Aggarwal, biochimico indiano, che lavora presso il Cancer Center D. Anderson in Texas “il tulsi è in grado di ridurre i livelli ematici di sostanze lipidiche dannose per il cuore”. Il tulsi contiene fitonutrienti salutari per l’organismo, come la sostanza chiamata vicenina, potente antiossidante. Proprio per questo, il tulsi è utilizzato nella farmacopea ayurvedica in caso di problemi alla pelle, in particolare in presenza di acne, irritazioni ed eczema. Per approfondire le proprietà del tulsi clicca qui.

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