Il cortisolo viene prodotto dall’organismo (dalle ghiandole surrenali) quando si vive uno stato d’animo ansioso o quando si è sotto pressione. Il cortisolo, definito anche “ormone dello stress”, può aiutare a reagire a una minaccia o a un evento estenuante. È dunque indispensabile per l’equilibrio psicofisico e per reagire ai pericoli. Se queste situazioni di ansia e di stanchezza hanno una breve durata, il nostro organismo regolarizza i livelli di cortisolo. Per esempio, si abbassa naturalmente la sera. Quando però i periodi di ansia e di affaticamento sono frequenti e prolungati, si verifica un aumento cronico del tasso di cortisolo. Il corpo non riesce più a regolarizzarlo. Risulta così difficile ritornare a una condizione di riposo e si entra in una fase di spossatezza. Un tasso elevato di cortisolo può causare un aumento di peso, insonnia, irritabilità, problemi digestivi.
La pratica dello yoga e della meditazione contribuisce a ridurre la stanchezza e a migliorare la qualità di vita. Un dato messo in evidenza da varie ricerche, tra cui quelle effettuate da Holger Cramer e Petra Klose dell’Università di Duisburg-Essen in sinergia con Romy Lauche dell’Università di Sidney. Per recuperare un equilibrio psicofisico tra le pratiche consigliate vi è la meditazione camminata nella natura. La luce del sole e l’immersione nel verde agiscono positivamente sul sistema immunitario facendo diminuire i livelli dell’ormone dello stress.
È necessario rimanere in un ambiente all’aperto per almeno un’ora. Per stimolare le energie interiori si possono alternare il Saluto al Sole con asana morbide e rilassanti, per esempio Savasana e Balasana. Efficace è la meditazione sul respiro, con cui ci si concentra sull’inspiro ed espiro. Anche il rilassamento guidato può essere inserito in un percorso volto alla diminuzione dei livelli di cortisolo. È importante inoltre seguire un’alimentazione sana e mirata, evitando cibi raffinati e bevande contenenti caffeina.