Ricentrarsi grazie alle tecniche di respirazione

Le tecniche di respirazione sono un valido aiuto per ricentrarsi, placare stati ansiosi, o gestire la rabbia. Il respiro – una funzione corporea che possiamo controllare in modo cosciente – permette di calmare il turbinio dei pensieri e di riportare la mente in una condizione di calma. Inoltre, il flusso consapevole dell’inspiro e dell’espiro contribuisce a riarmonizzare le energie corporee. Portare dunque la propria attenzione al respiro e incanalarlo nella direzione desiderata è un metodo efficace per acquietare la mente e per energizzare il corpo. Le tecniche di respirazione sono impiegate con successo anche nei percorsi di Mindfulness.

Un flusso che conduce al presente

Portare l’attenzione al respiro è una pratica efficace per calmare la mente e per riportare la consapevolezza al qui e ora. Jon Kabat-Zinn, biologo molecolare, fondatore della prima Clinica per la riduzione dello stress basata su percorsi di Mindfulness, sottolinea nei suoi numerosi lavori proprio la centralità del respiro. Esso è infatti il primo “oggetto di attenzione” attraverso cui vivere pienamente il momento presente. “Il respiro è un’eccellente àncora per ridirigere la nostra indisciplinata attenzione”, afferma Jon Kabat-Zinn. Inoltre, tramite il respiro si diventa maggiormente consapevoli delle sensazioni corporee. Da qui l’importanza della respirazione sia nei percorsi di Mindfulness, sia nelle varie tradizioni meditative.

Placare la rabbia e l’angoscia

Tramite il flusso consapevole del respiro si possono gestire emozioni pesanti come la rabbia e l’angoscia. Poiché la respirazione cosciente permette di rilassare il sistema nervoso, emozioni e sensazioni sgradevoli possono essere sciolte e trasformate in modo da ritrovare una maggiore serenità. Per iniziare occorre assumere una postura meditativa scegliendola fra quelle segnalate in questi articoli: “Meditazione, quale postura scegliere“; “Asana per la meditazione“. In alternativa, è possibile praticare la consapevolezza del respiro in ogni situazione, pur non assumendo una posizione meditativa. Poi si procede nei seguenti modi, a seconda dello stato emotivo che si sta sperimentando.

Placare uno stato d’animo dominato dall’angoscia:

si respira lentamente e profondamente dal naso; poi si inspira e si esegue la ritenzione del respiro per pochi secondi; dopo di che si espira esalando l’aria dalla bocca.

Gestire la rabbia:

quando si percepisce una forte rabbia e se il livello di consapevolezza è tale da “fermarsi” prima di avere una reazione, si porta subito l’attenzione al respiro. L’inspiro e l’espiro sono lenti e profondi. Per trasformare la rabbia, mentre si espelle l’aria dal naso si abbozza un leggero sorriso. Si prosegue fino alla scomparsa dei segni emotivi della rabbia.

 

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