Le tensioni psico-emotive si presentano di continuo, soprattutto in quest’epoca così complessa. Tensioni che derivano da vari fattori, inclusi i ritmi di vita sempre più stressanti. Spesso si prendono svariati impegni, o si assumono troppe responsabilità. Così facendo le tensioni vengono accumulate. Quando si corre eccessivamente e di frequente non si riesce a trovare il tempo per se stessi, per ricentrarsi e per ascoltare il proprio mondo interiore. Praticando regolarmente yoga riusciamo a sviluppare maggiore benessere, pacificando pensieri disturbanti e lasciando andare quelle tensioni negative che minano il nostro equilibrio. L’esecuzione di asana dolci, rilassanti, che non necessitano una particolare forza o resistenza aiuta ad abbandonare le preoccupazioni, stimolando una maggiore serenità.
Sadhakasana
La “posizione dell’adepto (traducibile anche con “posizione del discepolo”) è un’asana semplice, ma efficace per rilassare corpo e mente. Si esegue partendo da Balasana, la posizione del bambino (un’asana altrettanto distensiva). Si chiudono le mani a pugno e si portano quindi i pugni uno sopra l’altro, appoggiando il primo, che funge da base, sul tappetino yoga. Si appoggia la fronte sopra di essi.
In alternativa, si portano gli avambracci a terra e le mani unite con i pollici rivolti verso l’alto. Si appoggia la fronte sopra le mani unite. La schiena rimane distesa e rilassata. Questa postura è particolarmente rilassante per la colonna vertebrale e per la zona bassa della schiena. Aiuta a tonificare gli organi addominali interni.
Paksinasana
Altrettanto efficace per eliminare le tensioni alle spalle è la “posizione del gabbiano”. Infonde calma, equilibrio, leggerezza e promuove un senso di libertà. Si inizia da Tadasana, la posizione della montagna. Si dirige lo sguardo in un punto preciso davanti a se e rimanendo consapevoli del radicamento con Tadasana, si flette il busto allungando bene la colonna vertebrale. Si distendono le braccia allineandole al busto o in alternativa si possono aprire le braccia. I palmi sono rivolti verso l’alto.
Supta Virasana
La “posizione sdraiata dell’eroe” aiuta a rilassare le gambe e promuove un senso di distensione psicofisica. Si inizia partendo da Virasana. I glutei sono appoggiati al tappetino, e in mezzo ai talloni. Le ginocchia sono unite, la schiena è dritta, ma non rigida. Le mani sono appoggiate sulle ginocchia. Il dorso dei piedi è aderente al tappetino yoga. Ci si piega all’indietro, poggiando a terra i gomiti ed estendendo la colonna vertebrale. Si allunga il busto, spingendo le ginocchia e le cosce al suolo. Il capo risulta appoggiato a terra. Il petto e la spalle sono ben aperti. Le mani toccano i piedi.
In alternativa, se non si avvertono tensioni, si portano le braccia oltre il capo, bene distese, con i palmi delle mani verso l’alto. Oppure, si portano le mani giunte davanti al petto, eseguendo così Anjali Mudra.
Si rimane in questa posizione per almeno 5 cicli respiratori. L’inspiro e l’espiro sono lenti e profondi. Si percepisce l’estensione degli organi addominali e delle cosce. Lentamente ci si alza ritornando nella posizione iniziale di Virasana.
Matsyasana
La “posizione del pesce” favorisce l’estensione del torace; infonde una sensazione di calma e un senso di apertura. Si esegue adottando una posizione assisa, con le gambe unite e distese in avanti. Si respira in modo profondo e consapevole. Nell’espiro, si abbassa il busto all’indietro, e, appoggiando gli avambracci a terra, si inarca la schiena per sollevare torace e collo. Si appoggia poi la sommità del capo a terra, facendo scivolare in avanti le braccia. Il busto inarcato viene sostenuto grazie ai gomiti appoggiati a terra. Le mani sono appoggiate sulle cosce. Cercate di espandere il torace un po’ di più ogni volta che inspirate. Per uscire dalla posizione appoggiate nuovamente i gomiti a terra, fate scivolare delicatamente la nuca sul pavimento per raddrizzare la testa e sdraiatevi sulla schiena.
Articolo correlato