Il ribes nero (ribes nigrum) è un arbusto originario delle zone temperate dell’Asia e dell’Europa, noto per i suoi piccoli frutti di colore nero, simili ai mirtilli. Della pianta si utilizzano le foglie e i frutti per preparare sia infusi e sciroppi, sia il macerato glicerico e la tintura madre a scopo antinfiammatorio.
Un concentrato di vitamina C e non solo
I piccoli frutti del ribes nero contengono vari principi attivi, come i flavonoidi, i tannini, la vitamina C e il potassio. Le foglie sono ricche di tannini e vengono impiegate per preparare un infuso utile per contrastare i sintomi influenzali e del raffreddore. Secondo la fitoterapia le foglie stimolano la produzione di cortisolo delle ghiandole surrenali. Del ribes nero si utilizzano anche i semi per preparare un olio ricco di acido gamma-linoleico (l’olio di assume in genere sotto forma di capsule). Il succo, ricco di vitamina C, è utile in caso di problemi digestivi e in presenza di sintomi influenzali. Il ribes nero ha inoltre proprietà antiossidanti.
Prevenire disturbi allergici
Il macerato glicerico (Ribes nigrum M.G.1DH), e la tintura madre del ribes nero sono utilizzati nel trattamento di disturbi allergici, prima e durante la stagione dei pollini. Infatti il ribes nero viene anche definito cortisone naturale, in quanto stimola la corteccia surrenale e aiuta ad aumentare la concentrazione di cortisolo ematico. Per le posologie relative all’assunzione del macerato glicerico e della tintura madre occorre seguire scrupolosamente le indicazioni del naturopata. Il gemmoderivato è sconsigliato a chi soffre di ipertensione.
Energia e tono
I frutti del ribes nero hanno proprietà vitaminizzanti e corroboranti, proprio grazie alla presenza di vitamina C. I frutti sono indicati per prevenire malattie cardiovascolari, in quanto il potassio e gli antiossidanti in essi contenuti aiutano a regolarizzare il battito cardiaco e a prevenire i danni alle pareti dei vasi sanguigni. La presenza di vitamina C e di vitamina P aiuta a rinforzare il sistema immunitario, proteggendo l’organismo dai disturbi influenzali.