Ri-connettersi con la natura in primavera per prevenire il tecnostress

Ansia, stanchezza, mal di testa, insonnia e irritabilità sono alcuni sintomi del cosiddetto tecnostress. Come suggerisce il termine, si tratta di una forma di stress derivante dall’uso eccessivo delle nuove tecnologie. Questo disturbo, ampiamente diffuso, si denota da determinati comportamenti.

Essere sempre connessi al web, controllare frequentemente le mail e/o i messaggi sui social, condividere più post al giorno: sono segnali che denotano tecnostress. La buona notizia è che possiamo non solo attenuarlo e trattarlo, ma anche prevenirlo in un modo molto semplice: ritornando alla natura.

Ritornare in sintonia con la natura

La pandemia, tra i suoi effetti, ha provocato un aumento dell’utilizzo delle tecnologie digitali. Il tempo davanti a computer, tablet, smartphone, ecc. si è accresciuto. A ciò hanno contribuito lo smart working, la didattica digitale a distanza, ma anche i numerosi e variegati contenuti di vario genere, che offre quello spazio immenso che è il web.

L’eccesso e l’abuso delle nuove tecnologie fa male agli adulti e soprattutto ai più piccoli, come evidenziato dal neuroscienziato tedesco Manfred Spitzer.

Il cervello dei bambini e degli adolescenti è ancora in fase di sviluppo. Se utilizzano eccessivamente lo smartphone si potrebbero verificare disturbi nel loro sviluppo cognitivo (abbiamo parlato di questo argomento nell’articolo “Smartphone e bambini, occorre un uso attento e consapevole”). Nel caso degli adulti, un eccesso delle nuove tecnologie può addirittura causare depressione e isolamento sociale. Ecco perché negli ultimi anni si parla di detox digitale: proprio per sottolineare l’importanza di staccarsi completamente da internet e dagli schermi artificiali per immergersi nella vita reale.

Il risveglio dei sensi

Quando utilizziamo le tecnologie digitali, la nostra mente è indirizzata verso un’unica direzione. I sensi principali che utilizziamo sono la vista e il tatto. Il nostro sguardo viene in qualche modo delimitato entro uno spazio ristretto. Da qui la necessità di ampliarlo immergendosi nella natura. Quando camminiamo in un parco, o, meglio ancora, passeggiamo all’interno di un bosco, o in riva al mare, la nostra mente inizia a rilassarsi, così come il nostro corpo si distende rilasciando tensioni. Inoltre, nella natura attiviamo la maggior parte dei sensi. Nel caso di un “bagno di foresta” possiamo attivarli tutti, incluso il gusto, assaggiando fiori e piante edibili.

Tutto questo ha un impatto positivo sul nostro organismo:

  • i livelli di energia aumentano
  • la mente si riattiva
  • l’ossigenazione del corpo viene migliorata
  • il battito cardiaco viene equilibrato
  • diminuiscono i livelli degli ormoni dello stress (come il cortisolo).

Non solo sport nella natura

Per  prevenire o trattare il tecnostress va benissimo dedicarsi a una bella corsa all’aria aperta. Bicicletta o mountain bike sono altre alternative salutari. Tra le tante pratiche a cui ci si può dedicare segnaliamo anche il Nordic Yoga, una forma di yoga che unisce: nordic walking, asana e tecniche di respirazione. È una pratica adatta a tutti coloro che amano camminare nella natura e sperimentare le posizioni dell’Ashtanga Yoga all’aperto, senza “i limiti” di un ambiente chiuso. Per approfondirlo, clicca qui.

Articoli correlati

Cortisolo, ridurlo con la meditazione

Detox digitale

Lascia il tuo commento

Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci commento.