È proprio quando si è immersi nella frenesia urbana che la pratica meditativa ci viene in aiuto. Tanti maestri orientali affermano che la vita è meditazione e la meditazione è la vita. Con ciò intendono dire che è durante la quotidianità che si può esprimere, nonché realizzare la pratica. Per questo è possibile rimanere centrati e calmi anche in quelle situazioni urbane molto rumorose e caotiche. Si possono attuare diversi semplici esercizi per restare consapevoli. Uno di questi consiste nel portare la propria attenzione alle spalle e alla colonna vertebrale. Se si percepiscono incurvature è bene raddrizzare la schiena, spingendo lievemente le spalle all’indietro. Questa semplice azione aiuta a ridestarsi e portare la presenza mentale nel qui e ora.
Se i rumori o le voci sono troppo forti e si necessita di momenti di tranquillità, ci si può riconnettere a se stessi grazie all’ausilio della musica, ascoltata con gli auricolari. La musica è bene che sia lenta, rilassante, o che comunque ci permetta di ritrovare la centratura in mezzo al brusio. Quindi meglio privilegiare musica ambient, o classica, o meditativa. Durante l’ascolto si rimane consapevoli del respiro naturale, percependo l’aria ogni volta che entra e ogni volta che fuoriesce. Se può essere più facile, si può percepire l’addome che si alza e si abbassa quando di inspira e quando si espira.
Rimanere focalizzati sul proprio respiro spontaneo, senza sforzo, né alcun giudizio, permette di diminuire eventuali agitazioni e di rivolgere lo sguardo dall’esterno all’interno. Portare invece l’attenzione alle gambe e ai piedi aiuta a radicarsi. Se si è in piedi o si è seduti si possono per esempio percepire le sensazioni di stabilità o di disequilibrio che gli arti inferiori ci trasmettono. Questi sono alcuni semplici esercizi di presenza mentale che aiutano a rimanere centrati e a riconnettersi al proprio sé quando all’esterno di noi c’è frenesia.