Rendere più elastici i polsi per praticare varie asana

È una parte del corpo talvolta sottovalutata, eppure i polsi sono il nostro sostegno in molte asana. Basti pensare a posture come Adho Mukha Svanasana, Bujangasana, Bakasana o Purvottanasana. Anche nella sequenza del Saluto al Sole è fondamentale avere una buona mobilità in questa parte del corpo. Chi ha poca elasticità nelle articolazioni e nei muscoli dei polsi percepisce disturbi o difficoltà nell’esecuzione di varie posizioni yoga. Ci sono però esercizi mirati che non solo aiutano a prevenire l’invecchiamento articolare, ma permettono anche di rendere più flessibili i polsi.

La rotazione dei polsi

Una semplice, ma efficace tecnica per rendere più elastici i polsi consiste nel farli ruotare in senso orario e anti-orario. Le rotazioni permettono sia di rafforzare muscoli e legamenti, sia di rilassare i polsi. Stimolano anche la circolazione sanguigna negli arti superiori.

Per praticare le rotazioni dei polsi si può rimanere in piedi oppure seduti, l’importante è tenere il busto dritto, senza però creare rigidità. Si porta il braccio destro in avanti. La mano rimane chiusa formando un pugno. Si inizia a far roteare il polso in senso orario per almeno cinque volte; si ripete la rotazione in senso anti-orario. Si abbassa lentamente il braccio destro. Si esegue lo stesso esercizio con il braccio e il polso sinistro. In una seconda fase, si alzano entrambe le braccia portandole all’altezza delle spalle. Si eseguono movimenti rotatori dei polsi: quello destro si muove in senso orario e quello sinistro in senso anti-orario. Poi si alterna la direzione del movimento.

Allungamento del muscolo flessore del polso

Questo esercizio si rifà alla pratica dello Yin Yoga e permette ai polsi e agli avambracci di essere più flessibili. La posizione di partenza è quella a carponi. I palmi delle mani sono aperti e appoggiati sul tappetino yoga. Le dita guardano in avanti. Lo sguardo è rivolto verso il basso. Si ruota la mano destra in senso orario, affinché i polpastrelli siano direzionati verso il ginocchio destro. Si aprono bene le dita e si distribuisce il peso del corpo su entrambe le mani. In modo lento, si sposta il peso del corpo all’indietro, verso i talloni, e si solleva il palmo destro da terra, mantenendo però i polpastrelli della mano destra e della mano sinistra a terra. Si rimane in questa posizione per alcuni cicli respiratori. Dopo di che si scioglie la posizione e si ritorna a carponi, per poi ripetere lo stesso esercizio con l’altro mano.

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