Quando il Wu Wei e lo Yoga si incontrano – Intervista a Joo Teoh

a cura di Silvia C. Turrin

Joo Teoh è un insegnante di Hatha Vinyasa Yoga, Qi Gong e meditazione. La sua formazione e le sue conoscenze vanno oltre la tradizione yogica, poiché conosce bene la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) ed è agopuntore dei Cinque Elementi. Era il 2007 quando Joo Teoh ha iniziato a insegnare nel primo studio dedicato allo yoga in Cina, lo Yoga Yard di Pechino. Successivamente si è trasferito nel Regno Unito, dove ha insegnato presso The Life Centre, Yoga On The Lane, e Triyoga. Cameron Tukapua, Max Strom, Matthew Raymond Cohen, Mimi Kuo-Deemer, Robyn Wexler e Judith Hanson Lasater sono gli insegnanti più importanti nel cammino di Joo.

In occasione degli Yoga Mountain Days 2022, il 19 giugno, a Courmayeur, Joo Teoh terrà un seminario incentrato sull’incontro tra Asana e Wu Wei. In questa intervista che ci ha gentilmente concesso ci spiega i motivi che lo hanno portato a unire yoga e Qi Gong.

Joo Teoh

Come si è avvicinato allo yoga?

«Ho iniziato a praticare yoga molto piccolo, quando avevo 7 anni, accanto a mia mamma, che eseguiva gli asana seguendo lezioni-video. All’epoca non mi rendevo conto esattamente della natura delle varie pratiche, ma in seguito ho capito che si trattava, appunto, di asana. Quando poi mi sono trasferito a Pechino, ho compreso davvero il significato profondo dello yoga grazie a un’insegnante capace di trasmettere la sua passione per questa disciplina e da lì la pratica ha assunto un significato completamente diverso. Lo yoga era entrato ormai nella mia vita».

Quanto è diffuso lo yoga in Cina?

«A partire dagli anni 2000, in Cina c’è stato un grande sviluppo non solo economico, ma anche culturale e sociale. In un contesto sempre più frenetico, molte persone si sono rese conto di aver bisogno di nuove forme di benessere e certamente lo yoga rientra tra le discipline che si stanno diffondendo maggiormente».

Nelle sue lezioni unisce posture yoga con pratiche energetiche basate sul Qi Gong. Qual è stato l’input che l’ha spinta a creare questa unione?

«Sono cresciuto apprendendo le basi della medicina cinese. Però, come molti giovani nati e cresciuti tra gli anni ’70 e ’80, vedevo queste e altre conoscenze tradizionali come qualcosa che apparteneva a un passato che doveva essere superato. Lo yoga, invece, per me rappresentava una novità. Quindi ho dedicato i miei studi a questa disciplina. In seguito, la pratica intensa e costante ha iniziato ad affaticarmi, poiché ogni settimana dedicavo molte ore all’esecuzione delle asana. Avvertivo i benefici, ma al contempo sul piano energetico ero esausto. Un incontro importante ha mutato queste dinamiche. Nella scuola yoga dove insegnavo arrivò in visita un maestro che inseriva nella pratica yoga anche elementi di Qi Gong, così, per la prima volta, ho potuto sperimentare questa unione. Da quel momento, ho incominciato a introdurre anch’io nella mia stessa pratica e nei miei insegnamenti il Qi Gong».

Respirazione, allineamento e intenzione sono le basi centrali su cui poggia il suo metodo yoga. Perché è importante introdurre l’intenzione nella pratica?

«Questo è il punto sul quale lo yoga e il Qi Gong hanno molto in comune. I testi tradizionali dello yoga ci spiegano che attraverso il corpo e il respiro riusciamo a gestire la mente. Con la pratica del Qi Gong iniziamo direttamente concentrandoci sulla mente: si parte con un pensiero molto chiaro, che è poi l’intenzione che guida la pratica. Di fatto, sia lo yoga, sia il Qi Gong risvegliano la consapevolezza nel praticante e agiscono su un piano olistico coinvolgendo mente, corpo, respiro, energie. Sebbene i due approcci siano diversi il risultato è lo stesso. Nel Qi Gong si usa il non-essere per aiutare l’essere visibile. Quindi noi incominciamo la pratica con l’intenzione nella mente e questo andrà poi ad agire sul corpo fisico».

Quest’anno partecipa agli Yoga Mountain Days in Valle d’Aosta. Nel 2022, il tema centrale della manifestazione è Uniti nella gentilezza. Quale legame c’è tra yoga e gentilezza?

«Per rispondere a questa domanda credo sia importante riprendere il significato della parola yoga, di cui esistono diverse interpretazioni, ma quella più usata comunemente è unione. È importante comprendere cosa significa unione, e come si manifesta questa unione. Il modo in cui ognuno la percepisce e la vive determina l’effettivo significato che ha in ciascuno di noi. Uno dei miei maestri afferma che questa unione consiste nell’allineamento tra cuore e mente. Un’altra definizione di yoga mutuato dalla tradizione yogica parla di unire i diversi animali per farli camminare nella stessa direzione. Questa spiegazione è ovviamente una metafora che indica l’idea di raggruppare i diversi pensieri, le differenti energie fisiche, mentali, emozionali per dirigerle nella stessa direzione al fine di essere allineati. Possiamo dire che le varie definizioni di yoga sono accomunate da un punto, ovvero l’assenza di conflitto. E quando c’è assenza di conflitto, lì vi è un seme di gentilezza».

Quale consiglio vorrebbe offrire ai nostri lettori e a quanti praticano yoga?

«Stiamo vivendo in un mondo in cui tutti noi ci stiamo riprendendo da qualche tipo di trauma. Anche se pensiamo di non essere stati direttamente coinvolti o di non essere coinvolti in un trauma, di fatto, ci sono giunte e ci giungono comunque le influenze dei traumi che erano e che sono attorno a noi. Il mio consiglio è quello di non considerare lo yoga solo come un puro esercizio fisico collegato all’esecuzione di asana, piuttosto è fondamentale viverlo nella quotidianità, portandolo in ogni azione, in ogni pensiero, in ogni parola che pronunciamo, perché non sappiamo che effetti avranno. L’effetto che noi possiamo avere nella vita quotidiana è molto più grande di quanto immaginiamo. Il mio consiglio quindi è ricordarsi che ogni singola azione, ogni singola parola, ogni singolo pensiero possono avere effetti che, in molti casi, probabilmente non conosceremo mai. Essere consapevoli di questo influirà proprio sulla qualità delle nostre parole, dei nostri gesti, dei nostri pensieri…».

Per contattare Joo Teoh visita il suo sito ufficiale cliccando qui:
Joo Teoh

Per approfondire i suoi insegnamenti leggi il libro:
Qigong in Yoga Teaching and Practice


Joo Teoh parteciperà agli
Yoga Mountain Days 2022
il 19 giugno a Courmayeur

Per saperne di più visita il sito VDA Yoga

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