L’interrelazione tra yoga, colori e musica, negli ultimi anni, si manifesta attraverso nuove tendenze che uniscono pratica “classica” con elementi innovativi. Per chi ama sperimentare, pur rispettando le basi tradizionali dello yoga, segnaliamo qui di seguito un’originale proposta, caratterizzata da asana cui si aggiungono altri elementi, come suoni e colori.
Alla scoperta del ChromaYoga
Un nuovo originale approccio è il ChromaYoga, che combina asana, luminoterapia e tecniche psicologiche legate all’impiego del colore. Il risultato è un’esperienza multi-sensoriale che sfrutta gli effetti benefici della cromoterapia. Le recenti ricerche hanno dimostrato come il nostro corpo sia sovraesposto alla luce blu diffusa da vari strumenti tecnologici, come tablet, smartphone, ecc. Quando si assorbe una quantità eccessiva di questa luce vengono alterati i livelli di melatonina. Ciò a sua volta crea disturbi di sonno, in quanto vengono alterati i naturali ritmi circadiani. Per questo viene consigliato di spegnere computer, tv, ecc. almeno un’ora prima di coricarsi alla sera.
Come si svolge una classe di ChromaYoga
La pratica viene eseguita in un’apposita stanza illuminata da una specifica luce colorata. L’insegnante guida la classe nell’esecuzione di asana in sequenza, immersi in un determinato colore scelto in base agli effetti positivi che emana. La tipologia di luce utilizzata non è invasiva, è sicura e rispettosa dell’ambiente. L’impiego della luminoterapia viene integrato con la suonoterapia. In una classe di ChromaYoga sono infatti diffuse frequenze binaurali e isocroniche per promuovere una maggiore calma e uno stato di rilassamento più profondo. Oltre a tutto ciò, nella camera di ChromaYoga sono diffuse essenze profumate, per potenziare gli effetti benefici della pratica. Grazie alla miscela di oli essenziali emanate nell’ambiente viene sostenuto il lavoro sul respiro, promuovendo al contempo un rilassamento muscolare e mentale.
I colori principali del ChromaYoga
- rosa
- rosso
- verde
- blu
- arancio
- giallo
Ideatrice di questo nuovo approccio è l’inglese Nina Ryner, che ha voluto integrare la pratica yoga con elementi di estetica e con le nuove metodologie basate sul suono e sui colori. L’intento è quello di promuovere un’esperienza completa e multisensoriale.