Procrastinare, un’abitudine che si può cambiare

Gli impegni professionali, familiari e personali sono sempre numerosi e talvolta si ha la tendenza a procrastinare. Si aspetta l’arrivo del pomeriggio o della sera per compiere determinate azioni, per effettuare un certo tipo di lavoro o per prendere una decisione. Talvolta, procrastinare vuol dire aspettare alcuni giorni o settimane per portare a termine un impegno. Aspettare qualche ora o qualche giorno può essere utile per esempio per ponderare bene una decisione e per valutare tutti gli elementi di una certa situazione o questione. Altre volte, invece, procrastinare significa poi accumulare lavori e impegni e decisioni. Ciò rischia a medio-lungo termine di creare un sovraccarico di responsabilità e di incombenze difficilmente gestibili con la giusta lucidità e concentrazione. La buona notizia è che la tendenza a procrastinare si può cambiare. Se procrastinare diventa un’abitudine, allora è arrivato il momento di modificarla. Vediamo come.

Pianificare gli impegni

Procrastinare significa rimandare a domani; quindi, si posticipa un compito o una decisione per varie ragioni legate alle difficoltà di realizzare quel determinato compito. Con “difficoltà” ci si può riferire a diversi elementi: dalla stanchezza alla mancanza di concentrazione. La procrastinazione di cui invece vogliamo parlare è legata alla mancanza di pianificazione e alla tendenza a spostare in avanti la scadenza. Un esempio può essere connesso allo studio. Bisogna preparare un esame universitario o una verifica o un’interrogazione a scuola, ma si posticipa continuamente lo studio, sino a quando arriva il giorno prima dell’esame e ci si deve forzatamente dedicare alla preparazione e all’elaborazione di concetti che possono essere più o meno complessi.

Questo tipo di atteggiamento, se è un’abitudine, rischia di affaticare la mente e di produrre risultati mediocri. In questo caso è fondamentale organizzare al meglio il proprio tempo e pianificare lo studio o il lavoro. Un buon strumento per organizzare il proprio tempo è redigere la “to do list”, la lista delle cose da fare, dando la priorità ai lavori urgenti e importanti. Per facilitare l’organizzazione del tempo e delle attività da svolgere sono state persino create App dedicate alla pianificazione di tutto ciò che si deve fare. In questo modo, si controlla di giorno in giorno ciò che si è realizzato e ciò che invece occorre portare avanti o concludere. L’alternativa alle App è la vecchia e insostituibile agenda, che può essere elettronica o ancora cartacea, su cui memorizzare progetti, attività, appuntamenti. Scrivere ciò che si deve fare è già un primo passo verso la realizzazione.

Darsi regole precise

La tendenza a procrastinare può essere anche una manifestazione di svogliatezza. Nasce non tanto perché si hanno molti impegni, ma perché si è “abituati” a rimandare tutto al domani. Eppure, alcuni proverbi nascondono una grande saggezza: “Chi ha tempo non aspetti tempo”, oppure “Carpe diem”, cogli l’attimo. Ci sono circostanze in cui occorre agire senza posticipare la decisione o l’azione. Ciascuno è consapevole delle priorità nella propria vita lavorativa e personale e quindi dovrebbe agire di conseguenza. Per evitare la procrastinazione si possono adottare alcune semplici regole:

  • eliminare le fonti di distrazioni;
  • darsi un tempo preciso per concentrarsi solo sul compito che si deve svolgere;
  • spegnere il cellulare;
  • pianificare un un’ora o più tempo, prima di controllare la posta elettronica o i messaggi legati ai social.

Sviluppando un certo rigore verso noi stessi si riusciranno a portare avanti progetti e attività con una maggiore pianificazione e puntualità.

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