Praticare yoga in modo costante: suggerimenti e benefici

Dedicarsi regolarmente allo yoga permette di attivare una serie di benefici a livello energetico e psicofisico. Non sempre però si riesce a essere costanti. Sono vari i fattori e le motivazioni – come i i numerosi impegni professionali, familiari, personali – che impediscono una pratica diligente. Vediamo di seguito alcuni suggerimenti che ci possono stimolare a dedicarci allo yoga in modo regolare.

Quanto tempo dedicare alla pratica

yoga casa pratica

Sappiamo che solo attraverso una pratica continuativa possiamo ottenere benefici concreti, anche a medio-lungo termine. Eseguire di tanto in tanto alcune posizioni apporta certamente effetti positivi, ma non in maniera profonda. Occorre dedicarsi allo yoga in modo progressivo, graduale e costante. Quindi praticare in modo intenso soltanto per un’ora o due ore alla settimana non può apportare una concreta trasformazione del corpo e della mente, sebbene sia comunque valida come alternativa.

La costanza è ciò che fa la differenza. Praticare quotidianamente significa familiarizzarsi con le varie posizioni yoga in sintonia con il flusso del respiro.

Per facilitare una pratica regolare possiamo stabilire un planning settimanale o mensile in base agli altri impegni professionali e non. Se per esempio sappiamo che dalle 18.00 alle 19.00 siamo tendenzialmente liberi possiamo fissare questa fascia oraria come momento ideale per lo yoga. Molti preferiscono praticare al mattino per una serie di motivazioni: per esempio, lo yoga aiuta a essere più centrati ed energici nel corso della giornata.

Seguire un corso yoga è certamente d’aiuto. Se le lezioni si svolgono due o tre volte alla settimana, durante gli altri giorni ci si può comunque ritagliare del tempo per praticare, magari alla stessa ora in cui partecipiamo alle classi con l’insegnante.

Un altro suggerimento per facilitare una pratica regolare è creare in casa un angolo dedicato specificamente allo yoga. In base allo spazio a disposizione possiamo appendere un quadro ispirato alle asana o ai chakra o alla meditazione. Possiamo abbellirlo con fiori che richiamino l’Asia. Un incenso meditativo, una pianta profumata, uno o più cuscini, una statua sono altri elementi che possono aggiungersi al “nostro spazio yogico”. La scelta è ovviamente personale, in base al nostro gusto.

Scegliere l’intenzione per la pratica

In sanscrito troviamo la parola Sankalpa per indicare un “proposito”, una “risoluzione”.

Stabilire un’intenzione e portarla nella pratica stimola e rafforza la pratica stessa. 

In vari corsi e seminari di meditazione o di yoga l’insegnante invita gli allievi a focalizzarsi su un obiettivo da realizzare. Ovvero, riflettere su ciò che si vuole ottenere durante la lezione. Un esempio di Sankalpa potrebbe essere: “Sono attenta/o e concentrata/o”, oppure, “Provo gioia e gratitudine”.

Prima di dedicarsi allo yoga, si può dunque stabilire un’intenzione. Ci si prende un po’ di tempo per ripetere, mentalmente o a voce, il sankalpa. Può essere anche solo una parola ed è su quella parola – che ha in sé un’energia – che focalizzeremo la nostra pratica.

Equilibrio tra disciplina e flessibilità

Lo yoga dovrebbe trasformarsi in una piacevole pratica quotidiana. Non devono esserci costrizioni o forzature. L’autodisciplina è importante, ma non occorre essere rigidi. Un sano e saggio equilibrio tra disciplina e flessibilità aiuta a vivere lo yoga come un momento di benessere che dedichiamo a noi stessi.

Tra i numerosi benefici dello yoga ricordiamo:

  • la prevenzione e la riduzione dello stress
  • l’eliminazione delle tossine
  • l’allungamento e la tonicità muscolare
  • la migliore capacità di attenzione
  • un migliore equilibrio psicofisico
  • calma mentale
  • una maggiore consapevolezza di sé e della realtà

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