Perché è importante rimanere seduti correttamente durante la meditazione

Per avvicinarsi alla meditazione e per praticarla occorre imparare a rimanere seduti in modo corretto. Non è sufficiente chiudere gli occhi e mettersi a gambe incrociate. Ovviamente ci sono varie tecniche meditative. Si può meditare anche camminando, oppure adottando la posizione yoga del cadavere (in Savasana). Quando si sceglie la meditazione da seduti è importante sapere come allineare bene la colonna vertebrale.

La centralità della schiena eretta

Per molti maestri la migliore posizione meditativa rimane proprio quella da seduti. Sono molteplici le spiegazioni che portano a una simile affermazione. Se per esempio si sceglie la posizione supina in Savasana, si rischia di addormentarsi se non si è addestrati a mantenere vigile la mente. La meditazione camminata favorisce una maggiore consapevolezza e un’attenzione cosciente, ma non porta, in generale, agli stessi risultati della meditazione da seduti. Infatti, solo rimanendo per lungo tempo immobili si può accedere a uno stato di coscienza più elevato, che conduce all’unione col Tutto.

Gli elementi centrali della posizione da seduti

  • Scegliere un luogo dove vi sono calma e silenzio e dove non si corre il rischio di essere disturbati.
  • Spegnere le suonerie degli strumenti tecnologici.
  • Se si preferisce si può utilizzare uno zafu, il cuscino da meditazione.
  • Portarsi seduti a gambe incrociate o nella posizione del loto o del semi-loto.
  • La schiena deve essere dritta, ma non rigida. Per facilitare ciò, si può immaginare o visualizzare un filo che parte dal coccige e che sale lungo la colonna vertebrale sino a raggiungere l’apice del capo, ovvero la fontanella, che corrisponde, secondo il sistema sottile, al Chakra Sahasrara.

Padmasama

Secondo i maestri orientali, Padmasana risulta la migliore posizione da seduti per meditare. In questa postura la colonna vertebrale rimane naturalmente dritta. Ciò permette alla mente di rimanere vigile, in presenza mentale. Per poter eseguire Padmasana ci si può preparare praticando prima altre asana che aiutano sia a rendere più elastiche le articolazioni, che a compiere più agevolmente la rotazione dell’inguine e delle gambe.

Tra le asana preparatorie per Padmasana consigliate vi sono:

 

 

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