Perché depurare il fegato significa aumentare l’energia psicofisica

Depurare il fegato è una buona prassi, che si associa di sovente al periodo primaverile. In questa stagione la natura si risveglia e anche il nostro corpo. L’organismo, però, ha bisogno di prepararsi al cambiamento e al rinnovamento. Per questo, sin dall’antichità, questo periodo è scandito da giornate di depurazione non solo fisica, ma anche mentale. Il fegato è l’organo che necessita di una pulizia, dopo i cibi pesanti e ricchi di calorie assunti durante l’inverno. Il suo ruolo è fondamentale nel filtrare le scorie dal sangue e nel neutralizzare le sostanze tossiche che entrano nel corpo.

Fegato e medicina tradizionale cinese

Secondo la medicina cinese il fegato è la sede dell’energia, è l’organo che produce movimento, creatività, forza, slanci emozionali. Se il fegato è appesantito da scorie, anche noi a livello fisico e mentale ci sentiamo spossati. Lo squilibrio e/o l’intossicazione di questo organo può provocare anche mal di testa. Il fegato è dunque l’emuntore più potente, capace di eliminare i grassi in eccesso e di favorire la digestione. Problemi al fegato possono aggravare anche emozioni spiacevoli, come la rabbia. Infatti, per la medicina cinese il fegato è associato all’elemento legno, che a sua volta influenza determinate emozioni, come la rabbia. Quando il fegato è in disordine l’energia ristagna o si muove verso l’alto, attivando scatti di ira. Depurare il fegato giova quindi sul piano sia fisico, sia psichico ed emozionale.

Depurare il fegato ascoltando i ritmo della natura

Non è un caso che la depurazione del fegato venga generalmente praticata in primavera, stagione caratterizzata dal germogliare di tante piante e fiori benefiche proprio per questo emuntore. In fitoterapia un buon rimedio detossinante è il tarassaco. Chiamato anche “dente di leone” per la sua forma particolare, questo fiore color giallo presenta foglie depurative grazie alle sostanze amare in esso contenute. Sebbene si possa utilizzare la tintura madre di tarassaco, meglio assumere le foglie fresche preparate in insalata. Per raccoglierle sarebbe meglio cercarle in quegli spazi lontani da smog e traffico. Un ottimo decongestionante epatico, tonico e diuretico è il cardo mariano. Grazie ai tannini e alle sostanze amare, il cardo mariano svolge un’azione depurativa, antiossidante, epatoprotettrice e antiepatotossica. Lo si può assumere in varie modalità, la più semplice è l’infuso, che si prepara coi frutti spezzettati (è sufficiente un cucchiaino) o con le foglie.

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