Parighasana è una posizione laterale e asimmetrica, indicata per sviluppare flessibilità non solo corporea. È la cosiddetta “asana del cancello”. Infatti, il corpo, in modo specifico il busto, si flette di lato, formando un cancello con una sorta di sbarra incrociata. È proprio questo simbolismo del cancello, che si apre e si chiude, che si collega alla propensione di adattarsi alle varie circostanze. In alcune situazione, occorre aprirsi, ascoltare e interagire con il mondo esterno. In altri casi, è opportuno guardare più verso se stessi e focalizzarsi sulla propria dimensione interiore.
Come si esegue
Si inizia partendo in ginocchio. Le cosce sono perpendicolari. Le ginocchia e i piedi sono uniti. Si prende consapevolezza del corpo e dell’allineamento del busto tramite alcune respirazioni consapevoli. Espirando si distende lateralmente la gamba destra. Il piede destro viene appoggiato a terra. Lo sguardo è rivolto in avanti. La gamba sinistra rimane perpendicolare al suolo. Inspirando si sollevano le braccia. Il braccio destro si allunga poi verso la gamba destra, mentre quello sinistro rimane sollevato. Espirando si flette il busto in direzione della gamba destra, tesa e allungata. Il busto non deve però inclinarsi in avanti. In questa postura i lati del busto si estendono. Si mantiene l’asana per alcuni cicli respiratori, poi si ritorna alla posizione di partenza e si ripete dall’altro lato.
Benefici
- Parighasana sviluppa una maggiore flessibilità corporea.
- Stimola inoltre una migliore capacità di adattamento, utile in caso di ostacoli esistenziali.
- Crea un maggior flusso delle energie psicofisiche.
- Attiva Manipura Chakra e Anahata Chakra.
- Tonifica i muscoli e gli organi addominali.
- Favorisce una maggiore flessibilità alla colonna vertebrale.
- Distende e rafforza i muscoli delle gambe.
Controindicazioni
Da evitare in caso di problemi alle ginocchia, alle spalle e alla colonna vertebrale.
Variante
Nitambasana è un’asana correlata a Parighasana e può rappresentare una variante. In questo caso c’è un’inclinazione laterale, ma avviene rimanendo in piedi.
Si esegue partendo da Tadasana. Poi si distendono le braccia verso l’alto sopra la testa. Con una retroversione del bacino si flette la colonna vertebrale lateralmente formando una sorta di piccolo arco.